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SVIZZERA / ITALIASpedisce marijuana agli amici, ma la sua precisione maniacale lo tradisce

28.08.18 - 14:16
Un 46enne svizzero è stato denunciato in Italia per aver tentato di inviare la droga in Germania e Lussemburgo
Nucleo operativo Domodossola
Spedisce marijuana agli amici, ma la sua precisione maniacale lo tradisce
Un 46enne svizzero è stato denunciato in Italia per aver tentato di inviare la droga in Germania e Lussemburgo

DOMODOSSOLA - Un lavoro minuzioso, quasi maniacale, per spedire un quantitativo di droga tutto sommato piuttosto modesto. Ed è proprio a causa dell'eccessiva attenzione e cura con cui un 46enne svizzero residente a Naters (VS) aveva inviato le buste che i Carabinieri di Varzo (Verbano-Cusio-Ossola) e il Nucleo operativo di Domodossola hanno rinvenuto 30 grammi di marijuana e un flacone di "estratto di marijuana". L'uomo è stato denunciato per importazione e traffico internazionale di stupefacenti.

L’indagine degli uomini dell’Arma ha avuto avvio alcune settimane fa, alla fine di luglio, quando gli impiegati dell’Ufficio Postale di Trasquera  si sono insospettiti trattando una spedizione di quattro buste richiesta dal 46enne, apparso taciturno e nervoso. Le buste, infatti, apparivano maniacalmente precise, sigillate in ogni bordo in maniera impeccabile e destinate a quattro diversi indirizzi in Germania e in Lussemburgo.  

Perché spedire dall'Italia? - Nelle poche parole del dialogo intrattenuto alle Poste, l'uomo aveva riferito agli impiegati che la corrispondenza era indirizzata ad alcuni suoi vecchi amici. Tuttavia, i suoi modi e il fatto che lo sconosciuto avesse preferito il sistema postale italiano a quello svizzero hanno fatto sì che gli impiegati avvertissero i Carabinieri.

Il contenuto delle buste ha immediatamente chiarito le ragioni di tanta cura nella loro preparazione e dell’atteggiamento guardingo dell’uomo, infatti gli investigatori hanno rinvenuto in tre di esse un identico involucro contenente circa 10 grammi di marijuana, confezionata in modo ermetico per impedire che l’odore fosse percepito durante il loro maneggio, e nella quarta un flacone di “estratto di marijuana”.

Dal Vallese è troppo pericoloso - Le immediate indagini attivate dai militari, anche grazie alle testimonianze raccolte ed all’analisi dei fotogrammi tratti da più sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di risalire all’identità del 46enne, che avrebbe escogitato il singolare sistema di spaccio ritenendolo troppo pericoloso se effettuato vicino a casa.

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