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BERNACorruzione alla SECO, 10 persone nel mirino

05.07.17 - 12:33
Il caso risale agli anni 2006-2013. Un ex funzionario è sospettato di aver assegnato mandati a prezzi gonfiati a un'azienda estera
Keystone
Corruzione alla SECO, 10 persone nel mirino
Il caso risale agli anni 2006-2013. Un ex funzionario è sospettato di aver assegnato mandati a prezzi gonfiati a un'azienda estera

BERNA - Sono dieci - finora si sapeva solo di quattro - le persone finite nel mirino del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per il caso di corruzione scoperto presso la Segreteria di stato dell'economia (SECO) e riguardante un ex caposervizio informatico del fondo di compensazione dell'Assicurazione disoccupazione (AD).

Quest'ultimo avrebbe favorito alcune ditte esterne a scapito di altre, ottenendo per sé diversi vantaggi (regali, ecc.)

Finora erano quattro le persone che risultavano indagate dal MPC. Secondo quanto indicano oggi i quotidiani del gruppo "Nordwestschweiz" e la "Südostschweiz", nel frattempo le indagini sono state allargate ad altre 6 persone, portando quindi a 10 il numero totale dei sospettati. Un portavoce della Procura federale ha confermato le notizia pubblicata dai giornali.

Stando a quest'ultimi, l'analisi della documentazione raccolta è quasi conclusa. Gli inquirenti non hanno voluto dire nulla sulla durata ulteriore della procedura, aperta nel 2014, né indicare a quali cerchie di persone sono state estese le indagini.

Il caso di corruzione risale agli anni 2006-2013. L'ex funzionario, che era responsabile per determinati sistemi informatici, è sospettato di aver assegnato mandati a prezzi gonfiati a un'azienda esterna. In cambio avrebbe ricevuto regali per un valore totale di 200 mila franchi: viaggi, biglietti VIP per partite di calcio e apparecchi elettronici, per esempio. C'è inoltre il sospetto che gli sia stato anche versato del denaro in contanti.

Nel frattempo, nell'attesa di un processo, la Direzione del lavoro presso la SECO ha riorganizzato l'Ufficio di compensazione dell'AD. «Tutte le raccomandazioni rilevanti scaturite dall'inchiesta amministrativa sono state attuate», aveva dichiarato all'ats il responsabile della Direzione del lavoro Boris Zürcher l'11 agosto 2015.

Il caso è scoppiato a fine gennaio 2014. L'uomo era stato poi licenziato in marzo con effetto immediato. L'MPC ha confiscato la sua cassa pensione.

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COMMENTI
 

MIM 6 anni fa su tio
Non ci sono parole.. anzi si: dobbiamo star zitti in Ticino, prendiamo mediamente fr. 6'100 al mese..

Danny50 6 anni fa su tio
Forse questi fuchi smetteranno di calate sentenze. Chiaro che per loro la libera circolazione li ha facilitati a truffare le istituzioni. DA SMANTELLARE.
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