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SVIZZERA / ITALIAIn Italia con l'auto di papà. Veicolo sequestrato e multa salata

06.07.16 - 12:58
La disavventura di Silvio, un ragazzo svizzero a Napoli per un corso da pizzaiolo
In Italia con l'auto di papà. Veicolo sequestrato e multa salata
La disavventura di Silvio, un ragazzo svizzero a Napoli per un corso da pizzaiolo

NAPOLI / ZURIGO - Da quasi tre settimane Silvio è a Napoli ed aspetta che l'auto di suo padre gli venga restituita. Il giovane si è recato nella città partenopea per seguire un corso di formazione per pizzaioli.

Il suo entusiasmo, tuttavia, è stato spento dal sequestro dell'autovettura di proprietà di suo padre, eseguito dalla Guardia di Finanza lo scorso 16 giugno. Il giovane, che vive ancora con i genitori, si è messo in viaggio con la vecchia auto del papà, che conta ormai 20 anni di onorato servizio.

Per diverse settimane Silvio ha viaggiato per il capoluogo campano e dintorni senza problemi, fino a quando è incappato in un controllo della fiamme gialle. «La Guardia di finanza mi accusa di avere contrabbandato l'auto», ha dichiarato il giovane al quotidiano 20 Minuten. Il motivo è semplice: Silvio non si è fatto fare una procura dal padre, nella quale si autorizza l'utilizzo dell'autovettura.

Ora deve sdoganare il veicolo e pagare una multa. «A seconda del valore considerato rischio usa sanzione di 1.000 euro. O ancora di più».

Silvio non è l'unico svizzero che si è visto sequestrare l'auto e 20 Minuten, che ha raccontato il suo caso, aveva già riferito in passato di un episodio analogo.

Il Touring Club Svizzero (TCS) conferma dell'esistenza di questa procedura, assolutamente legale, che, come ha riferito il portavoce Daniel Graf, «è ancorata da anni a livello legislativo e serve a combattere il contrabbando di autovetture».

Chi si mette quindi al volante di un veicolo prestato da un amico o da un parente deve disporre di una procura da parte del proprietario. Per farlo basta «scaricare il documento dalla nostra pagina principale» - spiega Graf, che aggiunge: «Non è necessario l'attestato notarile, ma soltanto il timbro del Comune di residenza».

Il TCS, poi, mette in guardia sul fatto che, in questi periodi, In Italia vengono effettuati controlli «particolarmente rigorosi». «Bisogna veramente fare attenzione, anche perché le multe sono severe», ha detto Graf, che consiglia a tutti i viaggiatori intenzionati ad andare all'estero di attenersi alle regole e di ispezionare la propria autovettura.

A chi si imbatte in un controllo è consigliato non creare discussioni inutili, bensì di pagare subito la multa.

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COMMENTI
 

Carviniano 7 anni fa su tio
Ma allora il TCS dice una cosa in contraddizione con un'altra! Quindi, quando si fanno certe asserzioni, bisogna sapere di dire le cose sempre alla stessa maniera e non come gira il vento. E se il signor Quadri fa un'ulteriore interrogazione, ha assolutamente ragione! Certo è che con l'Italia (dicasi in questo caso, Carabinieri e Fiamme Gialle) bisogna sempre stare attenti perché spesso sono, purtroppo, anche molto ignoranti. I nostri, per contro, a volte abusano un pò!

GI 7 anni fa su tio
dal sito del TCS: Delega per auto in prestito Precisiamo quanto scritto sulla stampa a proposito dei sequestri di veicoli al confine italiano nei quali il conducente non ne era il proprietario. La Polizia e le Guardie di confine Italiane ci confermano che l'utilizzo di un’autovettura con targhe svizzere in territorio italiano guidata da un cittadino svizzero domiciliato in Svizzera NON richiede alcuna delega, sia ai fini doganali che di circolazione in Italia. Le norme doganali permettono di sequestrare un veicolo, sospettato di essere stato contrabbandato, SOLO nel caso in cui il conducente sia un cittadino residente in Italia che guida un veicolo non doganalmente comunitario e quindi svizzero. In altre parole il guidatore residente in Italia che guida un’auto svizzera non sua si deve procurare i documenti che comprovano il prestito dell’auto (es.: un autista frontaliero residente in Italia che guida l’auto della ditta svizzera, nella quale lavora, dovrà presentare il contratto di lavoro e una delega della ditta che attesta il prestito della vettura). Non si esclude che la polizia italiana può comunque, durante i normali controlli stradali in tutto il territorio della Repubblica, richiedere al conducente i documenti del veicolo. Nel caso in cui il nome del proprietario non coincide con il conducente, l’agente può effettuare un normale e veloce accertamento che il veicolo non sia segnalato tra le auto rubate.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Perfetto. Grazie GI

gianca70 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Quindi? In teoria non dovevano sequestrarla, se lui è ch il papà ch entrambi residenti e l'auto è ch. Cos'è che non ha funzionato?

Thy 7 anni fa su tio
Risposta a gianca70
Forse bisogna portarsi appresso il certificato di residenza? Boh...mistero. Magari TIO può intervistare questo "Silvio", o la guardia di finanza italiana, cosi chiariamo l'arcano e si chiude 'sto benedetto cerchio? :-)

Thy 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
A meno che non si trovi a Napoli da diverse settimane ma diversi mesi, e si tratti di questo caso: "Importazione temporanea di un veicolo privato La durata massima per l’importazione temporanea di un veicolo immatricolato in Svizzera senza documenti doganali è di 6 mesi."

SSG 7 anni fa su tio
Chissà se il Quadri nazionale farà un'interrogazione anche per questo dopo il famoso autoadesivo CH ....

TI-Zen 7 anni fa su tio
Perdonate la mia ignoranza ... ma questo significa che se io presto la mia macchina alla fidanzata (residente e con patenti CH) per andare in Italia a fare commissioni, possono sequestrarmi la macchina se non le faccio una delega vidimata dal comune?

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a TI-Zen
dovrebbe bastare un'autocertificazione

SSG 7 anni fa su tio
Risposta a TI-Zen
dovrebbe bastare un'autocertificazione ... per sicurezza è meglio andare in comune che rilasciano un documento ufficiale. Attenzione in certi comuni ne rilasciano una con validità annuale, bisogna richiedere quella con validità illimitata per non avere spiacevoli sorprese.

curzio 7 anni fa su tio
"...la vecchia auto del papà, che conta ormai 20 anni di onorato servizio. ..." Gli conviene dire "Tenetevela!"

Tiger 7 anni fa su tio
È come confinare con lo Zambia

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a Tiger
quindi noi siamo qua è il burundi! è sempre stato così, se vuoi passare la dogana con un'auto di qualcun altro deve esserci una dichiarazione di autorizzazione emessa dal proprietario dell'auto. a quanto ne so basta un'autocertificazione e non serve passare in comune (al limite si passerebbe a camorino). due righe su un pezzo di carta, basta poco che ce vò.

Tiger 7 anni fa su tio
Risposta a moonie
Sono più di 25 anni che vado in Italia settimanalmente. Conosco perfettamente la materia, come si suol dire. Non farla così facile, perché non lo è affatto. Non ho né tempo, né voglia di star qui a raccontarti varie esperienze che ho vissuto in prima persona e che mi portano a sintetizzare il tutto nel mio post scritto in precedenza.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a moonie
Per come la descrivi è SICURO che in caso di fermo scatti il SEQUESTRO dell'auto. Contrariamente a quanto dicono in molti nemmeno la semplice procura scritta (E se non ricordo male nemmeno il timbro da parte del municipio serve) permette l'uso di un'auto registrata ad altro nome quando si va in Italia. In apposita puntata di patti chiari il funzionario della dogana disse che nemmeno in caso di malore si poteva guidare l'auto di un altro anche se parenti e stramazzanti al suolo. In pratica l'UNICO modo per avere un buon (Con l'Italia il 100x100 NON ESISTE MAI a parte il farti pagare le tasse) margine di certezza è chiamare le dogane italiane e chiedere a loro e loro ti diranno quasi sicuramente che è praticamente IMPOSSIBILE. In Svizzera invece NON serve nulla per usare l'auto di chiunque, purchè abbia pagato targhe e assicurazione.

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
hai capito tutto.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a moonie
Una cosa di sicuro ;o)) Mai usare l'auto di un amico per andare in italia, con quella del nemico SI ;o)) Lo sanno quasi tutti che in Italia dipende dal funzionario che ti capita davanti, le leggi sono VARIABILI per alcuni di loro. Dalla trasmissione il funzionario faceva capire chiaramente che se usi la TUA auto è meglio altrimenti rischiavi di allungare la fila di auto posteggiate davanti al loro ufficio. ;o((

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a Tiger
miiiii quanto te la tiri, va che prima o poi si spezza ahahahh

sedelin 7 anni fa su tio
sarà legale ma anche indice di assurda burocrazia, basta una telefonata al padre che può confermare. mi vien spontaneo dare dei c......i a chi applica pedissequamente questa legge ma mi autocensuro ;-)

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
hai ragione! anzi no: doppio PFUII basterebbe una lettera del padre, "io x, y, di Z, cofermo che mio figlio W, usa in prestito la mia vettura, bla bla, mi scuso per l'inconveniente, ..." Invece no, burokrazia inkankrenita

severo 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Al telefono può rispondere chiunque. Se questa legge ci sarà un motivo. Io spesso scambio la macchina con quella di mio figlio, tutti e due abbiamo abbiamo la relativa procura, fermato diverse volte all'estero, zero problemi. Qualcuno ha detto che la legge non ammette ignoranza. Se ci penso bene però, penso che anche questo sia colpa dei frontaliere, come la canicola di questi giorni. Pensate alla salute......

driver1973 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Succede la stessa cosa anche in Svizzera con auto targate all'estero. Dove è il problema? ??

Webster 7 anni fa su tio
Risposta a severo
"la legge non ammette ignoranza". Come la mettiamo quando un giudice viene discreditato dopo un ricorso? Si dovrebbe quindi dare la multa al giudice che non conosceva la legge?

driver1973 7 anni fa su tio
Risposta a bobà
Fosse successo in Svizzera invece con una telefonata risolveranno tutto......
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