Delinquenti che rubano auto di lusso in Svizzera

Un fenomeno in aumento. «I valichi non sorvegliati sono un invito per le bande criminali»
Un fenomeno in aumento. «I valichi non sorvegliati sono un invito per le bande criminali»
BERNA - La polizia svizzera si trova sempre più spesso a fronteggiare un fenomeno in crescita: bande criminali, composte principalmente da giovani o minorenni provenienti dalla Francia, entrano nel Paese per rubare auto di lusso.
Come riporta l'Aargauer Zeitung, i ladri seguono uno schema ben preciso. Entrano nei garage, scassinano la cassaforte dove si trovano le chiavi e fuggono con i veicoli.
Venerdì scorso a Mühleberg (BE), ad esempio, alcuni individui sono stati colti in flagrante mentre si apprestavano a rubare una supercar da un garage. Un poliziotto, presente sul posto, ha dovuto scansarsi di lato per non essere investito dai ladri in fuga. Ha successivamente sparato colpi di pistola contro il mezzo in corsa. Sfuggiti alle forze dell'ordine, i ladri hanno avuto un incidente poco dopo e sono dovuti fuggire a piedi.
Inseguimenti a 200 Km/h
In agosto, la polizia di Ginevra aveva individuato un gruppo di veicoli rubati a Sierre: una Lamborghini, due BMW e altre auto di lusso. Un 16enne francese era stato arrestato sul posto; due suoi complici erano stati fermati in Vallese. Anche la polizia vodese negli ultimi mesi ha intercettato diversi autori di furti di questo tipo, protagonisti di spettacolari inseguimenti a velocità fino a 200 chilometri orari.
A luglio, invece, due cittadini francesi di 25 e 17 anni hanno distrutto una Ferrari rubata nel Canton Argovia nei pressi di Yverdon.
Giovani reclutati sui social
In quasi tutti i casi, i responsabili sono giovani o minorenni, spesso provenienti da contesti sociali precari. Secondo gli inquirenti, molti vengono reclutati attraverso i social media, con la promessa di guadagni facili e immediati. Le modalità operative restano rudimentali, il che fa pensare che dietro le spedizioni potrebbero esserci criminali esperti.
Una rete internazionale
Le indagini francesi confermano questa ipotesi: in ottobre la polizia ha arrestato sei persone sospettate di aver esportato auto per un valore complessivo di tre milioni di euro verso il Medio Oriente. In un altro caso, è stato smantellato un gruppo che commerciava auto rubate verso il Marocco, cambiando numeri di telaio e targhe.
Rafforzare i controlli alla frontiera
Il consigliere nazionale vodese Yvan Pahud – ex agente di dogana – ha chiesto di potenziare la sorveglianza dei confini svizzeri. «I valichi non sorvegliati sono un invito per le bande criminali», ha affermato, sollecitando un incremento delle pattuglie della Guardia di confine.
La Camera bassa del Parlamento ha già approvato la mozione del consigliere nazionale. La decisione spetta ora al Consiglio degli Stati.





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