Anche la birra diventerà più costosa


Il nuovo CEO di Carlsberg ha annunciato l'aumento dei prezzi delle marche legate alla multinazionale danese, fra cui c'è la Feldschlösschen.
Il nuovo CEO di Carlsberg ha annunciato l'aumento dei prezzi delle marche legate alla multinazionale danese, fra cui c'è la Feldschlösschen.
BERNA - Caffè, cibo, mutui: l’inflazione ha reso quasi tutto più costoso in Svizzera. Ora, il caro prezzi colpisce anche la birra: il nuovo CEO di Carlsberg, Jacob Aarup-Andersen, ha, infatti, annunciato a Bloomberg che aumenterà ulteriormente i costi delle marche legate alla multinazionale danese. Fra cui la Feldschlösschen.
L'ex banchiere di Goldman Sachs, al timone del gruppo da circa 100 giorni, ha riconosciuto i problemi legati all’inflazione. Ma, ciononostante, i consumatori dovranno sborsare di più: «L’anno prossimo», ha detto Aarup-Andersen, «saremo costretti ad alzare ancora i prezzi. Purtroppo, la produzione sta diventando sempre più dispendiosa». Il rincaro, però, non è una novità: basta dare un’occhiata all’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) per capire quanto sia aumentata la birra nel corso degli anni.
Per avere un’idea, dal 1982 al 2020 il costo è salito del 32%. E, se prendiamo come paragone l’ultimo valore disponibile aggiornato a novembre 2023, il prezzo cresce ulteriormente del 6,9%. Ancora peggio al ristorante: negli ultimi 40 anni, il costo segna un +56%. E, nell’ultimo anno, il rincaro è del 3,9%.
La birra più venduta in Svizzera è la Feldschlösschen, acquistata da Carlsberg nel 2000. Abbiamo chiesto allo storico marchio se i prezzi cresceranno anche in Svizzera. «Sì - ha risposto l’azienda - ci sarà un adeguamento su alcuni articoli. I clienti sono stati informati a settembre».
Il rincaro messo in campo da Feldschlösschen inizierà a gennaio: secondo l’azienda, il motivo è da ricondurre alle spese legate alla produzione e all'approvvigionamento: «Ci troviamo di fronte a costi di lavorazione notevolmente più elevati».






