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SVIZZERASubire la “predica” in farmacia per la pillola del giorno dopo

17.02.23 - 13:40
Per legge tutte ne hanno diritto e chi la vende non dovrebbe fare obiezioni, ma non sempre è così.
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Subire la “predica” in farmacia per la pillola del giorno dopo
Per legge tutte ne hanno diritto e chi la vende non dovrebbe fare obiezioni, ma non sempre è così.

ZURIGO - Profilattici che si sfilano o si rompono, pillole dimenticate o altri metodi di contraccezione che finiscono per non funzionare a dovere. Le cose che possono andare storte durante un rapporto sessuale sono molteplici.

Chi non vuole rischiare una gravidanza indesiderata può chiedere in farmacia la pillola del giorno dopo, che va assunta al massimo entro 3-5 giorni dall'amplesso a rischio. Ogni anno in Svizzera, stando a PharmaSuisse, ne vengono vendute circa 100'000.

Stando alle farmacie aperte anche nelle fasce notturne, la domanda è abbastanza stabile, e in alcune località leggermente aumentata. La richiesta si fa sentire soprattutto durante il weekend, o di sera. Di più nelle zone urbane, che in quelle periferiche. 

Per legge tutte ne hanno diritto e senza ricetta, anche le minori di 16 anni, previo un breve consulto con il/la farmacista. Anche se, conferma Pharmasuisse, esiste un protocollo ben chiaro dal quale non si dovrebbe sgarrare, può comunque capitare, come raccontato da diverse lettrici di 20 Minuten

«La farmacista mi ha chiesto in che posizione lo stavamo facendo»
La già complicata avventura di JF (40 anni), il cui compagno si è tolto di nascosto il preservativo per un desiderio (non condiviso) di paternità, ha avuto una svolta ancora più bizzarra una volta in farmacia: «La conversazione con la farmacista è stata abbastanza piacevole, almeno finché non mi ha chiesto in che posizione lo stavamo facendo, l'ho trovato parecchio strano e un po' inquietante».

«Prima di darmela mi hanno voluto fare un test di gravidanza»
Non aveva rapporti da molto tempo Svenja (23 anni) ma un ciclo irregolare a causa di un precedente stop nell'assunzione della pillola. Una volta richiesta la pillola del giorno dopo per questo motivo è stata deviata dal ginecologo che le ha fatto un test di gravidanza, ovviamente negativo. «L'intera procedura è stata estremamente spiacevole, oltre che inutile. È come se ti dovessi sentissi in colpa... ma a me non fa mica piacere trovarmi in questa situazione!», ribadisce la giovane.

«Mi ha chiesto se non sapevo che esistevano i preservativi»
Un problema con il profilattico e anche la 24enne CG è finita in farmacia a chiedere l'anticoncezionale d'emergenza, per poi sentirsi dire: «Ma non sa che esistono i preservativi? Io le ho raccontato cosa era successo e lei non mi ha creduto. Ha detto che era impossibile che un profilattico si rompesse e abbiamo iniziato a litigare... e la farmacia era piena di gente, alla fine me ne sono andata da un'altra parte».

«Mi hanno detto che stavo per distruggere un dono di Dio»
Sempre un profilattico difettoso ha portato BK (ai tempi 18enne, ora 28enne) a cercare una pillola del giorno dopo: «Quando l'ho chiesta, la farmacista mi ha guardato con disapprovazione. Durante il colloquio ha provato a farmi sentire in colpa per dissuadermi, mi ha anche detto che stavo distruggendo un dono di Dio. Non sono credente e la cosa mi ha semplicemente infastidito, ma se fossi stata credente e mi avesse convinto?».

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COMMENTI
 

B_C 1 anno fa su tio
Purtroppo è questa la verità: la società è ancora estremamente repulsiva nei confronti delle pari opportunità per le donne. Perché in nessuno di questi esempi riportati (oltre a quelli da me risaputi nella mia realtà) la colpa viene addossata ad un uomo. La colpa e la responsabilità è sempre della donna, l’unica che può e deve rimanere incatenata se qualcosa va storto in queste attività “ricreative” (o come si preferisce etichettarle). Un uomo può sparire, far scivolare come olio ogni sui responsabilità, e nessuno sbatterà un ciglio. Una donna, d’altro canto, è condannata. Perché se rifiuta di “assumere le sue responsabilità”, allora è automaticamente una poco di buono, un’egoista, inaffidabile e nessuno si fermerà dal darle uno sguardo meschino. Siamo nel ventunesimo secolo e senz’altro non dobbiamo polverizzare i nostri valori come società, come alcuni direbbero, ma è il momento di accettare il fatto che non ci sono e non ci devono essere dislivelli tra i sessi. Non dobbiamo tollerare ingiustizie, bisogna condannarle e non nascondersi dietro ad un dito. Il libero accesso a farmaci di questo tipo è una delle vie per eliminare questo dislivello, per permettere alle donne di essere libere di scegliere, esattamente come un uomo. I farmacisti, o chiunque d’altro, non si devono sporgere ad atteggiamenti di questo genere. Perché se una persona giunge lì, in quelle condizioni, è già assai vulnerabile, in imbarazzo probabilmente, dunque non c’è nessun bisogno di affaticare la situazione. Che si creda in Dio o meno, bisogna avere carità e tolleranza per tutti. Non ci resta dunque che auspicare ad una società più istruita e tollerante.

Snowwhite 1 anno fa su tio
È successo anche a noi. Mia figlia, quasi 18 enne, si è recata in farmacia per prendere la pillola del giorno dopo. Giustamente, dato che era ancora minorenne, hanno chiesto a me di raggiungerla in farmacia. Arrivata lì (già non saltellante di gioia per aver appreso che mia figlia aveva dimenticato tutto ciò che le avevo insegnato), mi hanno fatto firmare un foglio (fin qui tutto ok). Dopodiché ci hanno portate in uno stanzino per una ramanzina infinita che non ha fatto altro che far sentire un idiot* mia figlia, e me. Sono cose che possono capitare a qualsiasi adolescente e non, purtroppo. Anche con i massimi sforzi di insegnar ai figli le regole sulla contraccezione ed i rapporti sicuri.

gufo 1 anno fa su tio
se ognuno di noi si facesse i cavoli propri senza angosciare nessuno, la vita sarebbe migliore per tutti...

UtenteTio 1 anno fa su tio
Ho cambiato farmacia qualche anno fa, appena mi presentavo in quella "sotto casa" per comperare l'aspirina piuttosto che altro come gli antistaminici, questa usciva a fare la morale con l'inutile omeopatia (zucchero diluito venduto a peso d'oro), perché non prendi i franuli di... perché forse con una scatola che pago 8.- ho 12 pastiglie, mentre con l'omeopatia devo spenderne 80.- per stare ugualmente male? Ma il bello è che queste prediche le fanno quando ci sono altri clienti, vista l'onestà!!!

Peter Parker 1 anno fa su tio
Ed inventiamo il preservativo del giorno dopo……

Nilo221 1 anno fa su tio
»se fossi stata credente e mi avesse convinto?» Risposta: tuo figlio/a adesso avrebbe 10 anni e starebbe frequentando la quarta elementare.

Trombo 1 anno fa su tio
Mi sembra una storia già vista..... Già entrare e chiedere deve essere poco bello ma farsi fare la paternale anche no!

Brissago 1 anno fa su tio
Futti futti ca Dio perduna tutti!

Dark1999 1 anno fa su tio
Risposta a Brissago
Brissago e no Dio non perdona tutti
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