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SVIZZERADa ottobre quarta dose per gli over 65

09.09.22 - 10:13
La raccomandazione, annunciata dagli esperti della Confederazione, vale anche per gli over 16 con malattie pregresse.
Tipress
Fonte Ats
Da ottobre quarta dose per gli over 65
La raccomandazione, annunciata dagli esperti della Confederazione, vale anche per gli over 16 con malattie pregresse.
Berna prevede infatti un nuovo aumento dei casi da Covid-19 per la stagione fredda. Nessun richiamo consigliato, invece, per i giovani.

BERNA - Richiamo vaccinale in vista per gli over 65. Lo annuncia oggi, raccomandando una quarta dose di vaccino anti-Covid per questa categoria e per gli over 16 con patologie pregresse, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). La nuova campagna vaccinale prenderà il via ad ottobre.

La prossima ondata di Coronavirus è infatti, secondo gli esperti, da prevedersi dal mese prossimo. Per la vaccinazione di richiamo vengono consigliati i vaccini mRNA o Nuvaxovid.

Over 65 o con malattie pregresse - La raccomandazione riguarda in particolare le persone di oltre 65 anni, quelle di più di 16 anni con problemi di salute o una trisonomia 21, nonché i giovani a partire dai dodici anni che soffrono di immunodeficienza. Il rischio di un'infezione viene così ridotto per la durata di diversi mesi, indicano oggi l'UFSP e la Commissione federale per le vaccinazioni.

Le donne in gravidanza - Il richiamo è pure altamente consigliato per le donne incinte, a partire dalla 12esima settimana di gravidanza, o le madri che allattano. I rischi di contrarre una forma grave della malattia sono elevati in particolare per il nascituro. La vaccinazione non comporta invece rischi di complicazioni per la gravidanza e protegge il futuro bebè.

Per i soggetti a rischio che non si sono ancora fatti vaccinare, l'UFSP e la CFV raccomandano due iniezioni a distanza di quattro settimane l'una dall'altra.

I sanitari - Il richiamo è inoltre raccomandato per il personale sanitario e le persone a contatto con soggetti a rischio. Ciò consente anche di evitare assenze dal lavoro. La scelta di farsi vaccinare spetta alle persone interessate, ricorda l'UFSP. L'obiettivo deve tuttavia essere quello di garantire la presa a carico dei soggetti a rischio.

Nessun richiamo per i giovani - Per quanto riguarda tutte le altre persone dai 16 ai 64 anni, la Confederazione fa valere una raccomandazione generale. Stando all'UFSP e alla CFV, il rischio di sviluppare sintomi gravi, in questa categoria, è però basso.

I giovani di età compresa tra i cinque e i 15 anni non dovranno invece farsi vaccinare nuovamente. I sintomi sono leggeri, o persino inesistenti. Inoltre, i giovani che sono già stati infettati presentano ancora sufficienti anticorpi sedici mesi dopo la malattia. In giugno, il 90% dei ragazzi di più di cinque anni avevano anticorpi. Nessuna autorizzazione di vaccinazione è stata ancora rilasciata per i bambini sotto i cinque anni.

L'UFSP et la CFV precisano che la vaccinazione non impedisce la trasmissione del virus: per evitare al massimo i rischi di infezione occorre, come sempre, rispettare le regole di igiene e indossare la mascherina.

Coincidenza tra picco e iniezione - La protezione contro il virus dopo una vaccinazione è al suo massimo nei tre mesi che seguono l'iniezione. Idealmente, questo periodo dovrebbe quindi coincidere con il picco dell'ondata, perciò la campagna di vaccinazione dovrebbe incominciare il 10 ottobre.

Gli obiettivi della nuova campagna vaccinale, specificano infine gli esperti della Confederazione, rimangono quelli di proteggere le persone contro gli effetti gravi della malattia o di ridurli, nonché di proteggere il sistema sanitario contro un eventuale sovraccarico.

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