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SVIZZERAÈ il momento dell'albero di Natale, ma occhio alle allergie

10.12.21 - 11:00
L'abete nel salotto è tradizione per molti, ma occhio a non rovinarsi le feste: i consigli del Centro Allergie Svizzere
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È il momento dell'albero di Natale, ma occhio alle allergie
L'abete nel salotto è tradizione per molti, ma occhio a non rovinarsi le feste: i consigli del Centro Allergie Svizzere

BERNA - Tra le luci, il profumo d'abete e l'atmosfera che porta, per molti un albero di Natale addobbato è indispensabile per il periodo delle festività.

«Eppure succede che alle persone allergiche non porti solo gioia», avverte il Centro Allergie Svizzere Aha! in un comunicato, spiegando quali sono i fattori scatenanti e le sostanze irritanti che potrebbero rovinarci il Natale.

Sebbene la maggior parte degli svizzeri possa godersi tranquillamente un abete nel proprio salotto, le persone allergiche è meglio che tengano sott'occhio quattro cose in particolare:

Le muffe
«Meno alle conifere aggrada un ambiente caldo e avvolgente, più spuntano le muffe», spiega l'ente specializzato nelle allergie. «Uno studio ha dimostrato che in sole due settimane la concentrazione di spore di muffa aumenta drasticamente: da 800 a 5'000 spore per metro cubo di aria ambiente. Non c'è da stupirsi se, in prossimità di un albero di Natale, le persone allergiche reagiscano con starnuti, naso che cola e difficoltà respiratorie». Ma come fare? Il consiglio di Roxane Guillod è uno: «Non lasciate l’albero troppo a lungo e arieggiate spesso».

La scelta dell'abete
«Per chi ha reazioni allergiche alle sostanze irritanti, la scelta dovrebbe essere facile: meglio il biologico», spiega Aha!. «Perché sia nella coltivazione convenzionale locale che sugli alberi importati da grandi aziende agricole di solito si usano erbicidi, insetticidi e fungicidi di cui si rilevano poi le tracce anche nelle nostre case», illustra Guillod. Anche l’albero sintetico non è «purtroppo una vera alternativa, perché spesso i componenti sono difficilmente tracciabili e contengono svariati tipi di plastica, come il PVC, e di metallo, come il ferro o addirittura il piombo».

Lucine nocive
Un'altra preoccupazione potrebbe emergere in relazione alle candele. «La loro fuliggine è composta da tante particelle piccolissime che penetrano in profondità nei polmoni e possono provocare tosse o problemi respiratori. Inoltre, queste polveri fini rimangono a lungo nell’aria». Secondo l'esperta, quindi, «è meglio fare a meno delle candele vere e proprie e scegliere una versione elettrica. O almeno lasciatele bruciare solo per poco tempo e, ogni volta, arieggiate adeguatamente subito dopo».

Decorazioni naturali
Tra figure e figurine, bisogna stare attenti anche a non esagerare con le decorazioni in plastica, «perché spesso contengono formaldeide o composti organici volatili che inquinano l’aria ambiente». Le conseguenze? «Bruciore agli occhi, fitte nel naso e in gola o un naso colante possono esserne le conseguenze; se il contatto è prolungato, possono insorgere cefalea, stanchezza e malessere», spiega Roxane Guillod. Come fare quindi? «Al momento dell’acquisto, cercate prodotti privi di sostanze nocive o scegliete alternative fatte di materiali eco-compatibili come carta, paglia, legno e vetro».

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