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SVIZZERADal dieci ottobre solo chi attende la seconda dose di vaccino non pagherà i test

24.09.21 - 14:18
Questa è la proposta emersa dall'odierna seduta di Consiglio federale che verrà ora messa in consultazione.
Keystone
Dal dieci ottobre solo chi attende la seconda dose di vaccino non pagherà i test
Questa è la proposta emersa dall'odierna seduta di Consiglio federale che verrà ora messa in consultazione.
Il Governo ha inoltre deciso che i test resteranno gratuiti per tutti fino al 10 ottobre (invece del primo).

BERNA - «Le persone che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino devono potersi sottoporre gratuitamente ai test necessari per il rilascio del certificato Covid-19 fino alla fine di novembre». Questa è la proposta, adottata oggi dal Consiglio federale, che è stata posta in consultazione ai Cantoni, alle parti sociali e ad altri ambienti, che avranno tempo fino al 28 settembre per esprimersi. La decisione definitiva è prevista nella seduta del primo ottobre.

E proprio per i tempi tecnici imposti dalla consultazione, il Governo ha inoltre deciso di prorogare di dieci giorni (fino al 10 ottobre) l’assunzione dei costi dei test per tutti. Ma da quella data chi non vuole vaccinarsi, se ne assumerà la responsabilità finanziaria. Dopo una lunga discussione, i sette saggi hanno infatti concluso «che non sia compito della collettività finanziare i test per le persone che non si vogliono vaccinare», ricordando che solo la scorsa settimana sono stati eseguiti 600'000 test per il rilascio del certificato. Come precisato durante la conferenza stampa da Berna dal consigliere federale Alain Berset, i test rimangono gratuiti per chi non può vaccinarsi per questioni mediche e per chi ha dei sintomi compatibili con la malattia. Nel secondo caso, però, il tampone negativo non garantirà l'ottenimento del Covid-pass.

47 milioni a settimana - «Con l’arrivo del freddo - rende attento il Governo federale - il numero di test aumenterà probabilmente a un milione alla settimana. Questo significa che in caso di proroga illimitata della copertura dei test la Confederazione dovrebbe sostenere costi settimanali per circa 47 milioni di franchi».

L'obbligo di certificato ha rilanciato le vaccinazioni - Il Consiglio federale comprende che per molte persone decidere se farsi vaccinare o meno sia un passo difficile. Ma il 13 settembre, quale contromisura alla situazione critica degli ospedali, si è visto obbligato a estendere l’obbligo del certificato. «Quest’estensione, unitamente alla situazione epidemiologica e all’aumento dei ricoveri - sottolinea il Governo - ha probabilmente indotto molte persone a farsi vaccinare dopo le ferie estive».

Numeri in crescita - All’inizio di agosto, infatti, si somministravano su tutto il territorio nazionale circa 8'000 prime dosi al giorno, a metà settembre si è passati a circa 20 000, mentre recentemente si è toccato quota 30'000. Considerata questa crescita, il Consiglio federale propone che la Confederazione finanzi ancora fino al 30 novembre i test (test antigenici rapidi e test PCR salivari aggregati) delle persone che hanno ricevuto la prima dose, ma non hanno ancora il certificato. «In questo modo garantiamo che anche chi ha bisogno di più tempo per decidere non debba sostenere costi a causa dell’estensione dell’obbligo del certificato».

Test gratuiti per dieci giorni in più - Per aver tempo per la consultazione e incentivare l’aumento delle vaccinazioni, il Consiglio federale ha pure deciso di posticipare di dieci giorni il termine a partire dal quale i costi dei test antigenici rapidi finora assunti dalla Confederazione dovranno essere pagati di tasca propria. «Fino a questa data tutti i test antigenici rapidi saranno rimborsati, inclusi quelli per il rilascio del certificato», precisa Berna.

Incentivare la vaccinazione - Nonostante la leggera accelerazione della campagna, la copertura vaccinale in Svizzera resta bassa. «Si prospetta un inverno difficile», ricorda Berset. «Soprattutto - nei prossimi mesi - quando la vita sociale riprenderà a svolgersi prevalentemente al chiuso, la circolazione del virus probabilmente ricomincerà a crescere e gli ospedali saranno di nuovo sotto pressione».

Tasso basso - Il ministro della sanità ricorda come soltanto «un netto aumento della copertura vaccinale» permetterebbe di continuare a contenere la circolazione del virus. «Lo scorso gennaio eravamo partiti bene, ma attualmente il nostro tasso è tra i più bassi in Europa», sottolinea Berset, ricordando quei Paesi che con un tasso di vaccinazione sul 90% hanno potuto togliere tutte le misure restrittive. «La vaccinazione - afferma il consigliere federale - è gratuita e sicura e protegge molto bene da un’infezione. Inoltre, chi si contagia nonostante sia vaccinato contrae molto più raramente una forma grave della malattia».

Johnson & Johnson più vicino - E restando sul tema dei vaccini, interpellato da un giornalista, Alain Berset ha confermato che «la Svizzera è vicina a un accordo» per l’acquisto di un quantitativo di dosi prodotte da Johnson & Johnson. «Questo ci permetterà di raggiungere quelle persone che non possono o non vogliono ricevere un preparato a mRNA». Maggiori informazioni - ha precisato il consigliere federale - dovrebbero essere comunicate la settimana prossima. 

Alla ricerca dei focolai - Il Consiglio federale ha inoltre deciso che, in aggiunta ai programmi di test cantonali, dalla metà di ottobre saranno coordinati a livello nazionale test PCR salivari aggregati per garantire lo svolgimento su larga scala di test in caso di focolai e test ripetitivi aggregati in tutti i Cantoni. «I test ripetitivi nelle scuole, strutture sanitarie e aziende - precisa Berset - saranno gestiti da fornitori di servizi esterni». Inoltre, è posta in consultazione la possibilità di consentire la partecipazione individuale a pagamento a test PCR salivari aggregati per il rilascio del certificato di test Covid-19. «Questa procedura - conclude il consigliere federale - permetterà un'identificazione più affidabile delle persone contagiate rispetto ai test antigenici rapidi». 

280 milioni in più, i costi si impennano - Dal 13 settembre si è verificato un aumento del fabbisogno di test per i certificati, che unito alla proroga di dieci giorni dell’assunzione dei costi genereranno spese supplementari stimate a 160 milioni di franchi. A questi se ne dovrebbero aggiungere altri 120 con il prolungamento fino alla fine di novembre del finanziamento dei test delle persone che hanno ricevuto soltanto la prima dose di vaccino.

COMMENTI
 
Veveve 1 anno fa su tio
Guardiamo il lato positivo… dal 10 di ottobre non ci saranno più contagi perché nessuno farà più i test… poi ti diranno che la diminuzione e’ dovuta all’ntroduzione del Green pass🤣🤣
Gandi81. 1 anno fa su tio
La cosa che non hanno pensato e che se uno deve pagarsi il test è possibile che questo individuo possa rinunciare al test perché deve pagarlo di tasca sua e quindi se ne infischia e va ingiro fregandosene. Poi ci sarà gente che non può permettersi di pagare 60.- Sembra sempre di più che tutto ciò è diventato un bel business
Veveve 1 anno fa su tio
👍
Veveve 1 anno fa su tio
Quello che non capisco e’ che ti fanno votare pure per le corna delle mucche e poi per le cose importanti fanno il bello è il cattivo tempo come meglio credono🤣! Mah!
cle72 1 anno fa su tio
Ricordo a tutti che ad oggi tutti possono fare il vaccino in Svizzera, anche i frontalieri. Nulla contro di loro, sono italiano. Ma ovvio che quei vaccini li paghiamo noi con le tasse, con le casse malati. Una vergogna, questo succede perché chi è al potere ha il deretano al caldo.
SteveC 1 anno fa su tio
… fino al 10 ottobre, cioè l’inizio delle vacanze autunnali oltre Gottardo, disinteressati come sempre i nostri CF
Yamaichi 1 anno fa su tio
Ma se alla Confederazione 1 milione di test costano 47 milioni di CHF, perchè allora a me lo fanno pagare almeno 60 CHF??? Berset risparmiaci la fatica di farti dimettere ... sii buono pensaci da solo!!!
MrBlack 1 anno fa su tio
La Farmacia fa pagare te CHF 60 ma alla Confederazione può fatturare “solo” CHF 47. Cosa c’entra Berset? Prenditela con la farmacia.
Coerenza 1 anno fa su tio
Mah
Coerenza 1 anno fa su tio
Finestra di Overton, rana bollita. Cani di Pavlov. Il menù é servito
Coerenza 1 anno fa su tio
Primo post cancellato... Tecniche usate: Rana bollita, finestra di Overton, cani di Pavlov. Mi se ra bi li
chinfinito 1 anno fa su tio
Una proposta simile è unicamente un incentivo mal celato di portare più persone a vaccinarsi riducendo nel contempo le uscite dello Stato. Non è né una soluzione alla discriminazione in atto, né un passo verso la soluzione del problema pandemia (a meno che per questa si intenda procedere come un cavallo con i paraocchi convinti che il vaccino sia l'unica soluzione e che essa sia sufficientemente affidabile e sicura).
lollo68 1 anno fa su tio
La raccolta delle firme per dimettere Berset sta procedendo e quello che è importante è che viene firmato dai vaccinati e non! Chi vive in Svizzera vuole la libertà!
Aargauer 1 anno fa su tio
Mi sembra che quando parla Berset, parla a nome del Consiglio Federale ..non a nome suo. In ogni caso..La libertà (individuale), una volta acquisita non è data per scontata!
Coerenza 1 anno fa su tio
Miserabili. Tattiche impiegate: Rana bollita, finestra di Overton, cani di Pavlov.
Amir 1 anno fa su tio
Che vergogna...tempo fa avevano i soldi per fare il vaccino gratis per tutti i frontalieri ora tolgono i tamponi a chi risiede e paga le tasse in Svizzera...
MrBlack 1 anno fa su tio
Sai quanto costa fare una doppia dose di vaccino in 12 mesi e quanto costa un test alla settimana? Fai due calcolini semplici semplici.
Aargauer 1 anno fa su tio
Esatto
Giuggiola83 1 anno fa su tio
continua a non piacermi questa discriminazione verso chi non è vaccinato, poi lamentiamoci delle risse e delle manifestazioni !! se si trovasse un qualcosa per andargli incontro, come può essere un tampone gratis al mese, forse si dimostrerebbe un po di più di rispetto verso chi fa una scelta diversa per motivi che non sta a noi giudicare. e vivremmo questa cosa in modo più pacifico. sono stati buttati via tanti di quei soldi per questa discutibile gestione: chiudi, riapri, non riapri, riapri a metà, ecc... inoltre continuo ad essere convinto che questo pass non sia la chiave di tutto... 1000 persone ammucchiate ad un concerto con il pass perche vaccinate, hanno secondo me piû possibilità di spargere il virus rispetto a 1000 persone diligenti con la mascherina e non vaccinate. boh
Fkevin 1 anno fa su tio
Perché il virus non ha preso la politica? Cavoli, un virus così killer che in questi 2 anni tutti della politica sono ancora vivi. Mah..... Lascio a voi i dubbi
Aargauer 1 anno fa su tio
Di chi parli? …Trump, Bolsonaro, Boris Jonson, Macron,Príncipe Carlo, …anyone else?
Fkevin 1 anno fa su tio
Di aargauer, Berset, ....
Aargauer 1 anno fa su tio
Intelligentone
belaolga 1 anno fa su tio
quindi il problema sono i soldi...x berset...non il virus....poi non capisco,in autunno aumenteranno xche la vita sociale si vivrà di piu al chiuso🤔🤔mah! al chiuso non possono stare solo frontalieri e vacinati?...berset...ma va da via al dedrè......600000 test...poi leggi le statistiche sui giornali...e son completamente diverse!!!!si il covid vi ha già installato nel cervello il programma ..rebambit!
Giuggiola83 1 anno fa su tio
giusta osservazione
Don Quijote 1 anno fa su tio
Grazie mister pelato, ma è possibile che non trova 2 neuroni per prendere posizione su quelle persone che non possono fare il vaccino! Le farmacie non lo sanno, i dottori neanche e l'ufficio del medico cantonale è al pascolo.
italo_calvo 1 anno fa su tio
Dato che l’unico mezzo per fermare i contagi è proprio il tampone, questa decisione mostra come Berset e colleghi non sembrano essere molto interessati a uscire dalla pandemia e dalla crisi, economica ma soprattutto sociale.
Blobloblo 1 anno fa su tio
Buffone!!! I soldi dei contribuenti per i tuoi vizi però vanno bene!!!
Gus 1 anno fa su tio
e le donne incinte? Sono la salvezza della società e non vengono considerate. Questa è la vera discriminazione di genere e di ruolo!
M70 1 anno fa su tio
i test costano x gli svizzeri ma ... li regalavano ai frontalieri. Inviamo miglioni all'estero ma non è un problema...solo x gli svizzeri non bisogna spendere... No comment! è grazie ai nostri politici che non funziona più niente!
Amir 1 anno fa su tio
Hai proprio ragione..il sig Cassis vuole mandare 60 milioni di franchi ai talebani come aiuto ma per i pagare i tamponi non ci sono i soldi
Princi 1 anno fa su tio
concordo ha perfettamente ragione
gianmarco 1 anno fa su tio
perche' si sa che i non vaccinati non fanno piu' parte della comunita'
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