Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Chi fa il furbo rischia il carcere

Quali sono le sanzioni per chi non rispetta le restrizioni decise dal governo?
Chi fa il furbo rischia il carcere
tipress
Fonte ATS
Chi fa il furbo rischia il carcere
Quali sono le sanzioni per chi non rispetta le restrizioni decise dal governo?
BERNA - Chiunque non rispetti i divieti imposti ieri dal Consiglio federale per arginare l'epidemia di coronavirus, rischia una sanzione penale fino a tre anni di reclusione. Le varie polizie cantonali sono già all'opera per far rispettare i d...

BERNA - Chiunque non rispetti i divieti imposti ieri dal Consiglio federale per arginare l'epidemia di coronavirus, rischia una sanzione penale fino a tre anni di reclusione. Le varie polizie cantonali sono già all'opera per far rispettare i divieti.

Punizioni sono previste per chi - fino al 19 di aprile -non rispetta il divieto di manifestazioni o la chiusura degli esercizi pubblici, come bar e discoteche, ma anche palestre o parrucchieri.

Negli spacci di generi alimentari, come nelle stazioni di servizio, vanno rispettate invece le prescrizioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica riguardanti le norme igieniche e la distanza tra gli utenti.

In Vallese, gli agenti di polizia sorvegliano giorno e notte il rispetto di queste direttive, precisa una nota odierna della polizia cantonale. Chi non rispetta le regole verrà denunciato al ministero pubblico.

Nel suo comunicato, la polizia vodese dichiara che mostrerà una certa comprensione nei primi giorni destinati all'applicazione delle decisioni del Consiglio federale, ma che in seguito non esiterà a denunciare chiunque violi le prescrizioni.

I contravventori rischiano, come indicato, fino a tre anni di reclusione o una pena pecuniaria, precisa l'ordinanza dell'esecutivo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE