Le organizzazioni accademiche non-profit hanno bisogno delle donazioni di privati, e hanno lanciato una nuova campagna
BERNA - Il cancro infantile è una malattia rara e la ricerca clinica risulta molto costosa e poco redditizia per l'industria farmaceutica. Le organizzazioni accademiche non-profit che svolgono ricerche sui tumori pediatrici hanno quindi bisogno delle donazioni di privati e hanno lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione su questo tema.
La ricerca in Svizzera viene effettuata in nove cliniche pediatriche specializzate coordinate a livello centrale dal Gruppo d'Oncologia Pediatrica Svizzera (SPOG). Circa il 40% dei costi è coperto dallo Stato sotto forma di promozione della ricerca, mentre il restante 60% deve essere finanziato con il denaro delle donazioni.
Ogni anno in Svizzera vengono diagnosticati tumori a quasi 300 bambini e adolescenti. Oggi, grazie ai progressi medici, quattro ragazzi su cinque possono essere guariti, ma quasi ogni settimana un bambino muore a causa della malattia.
I bambini si ammalano di tipi di cancro diversi rispetto agli adulti e reagiscono anche in modo differente ai medicamenti e alle terapie. Inoltre il rischio di conseguenze a lungo termine è molto elevato. Per questo è necessaria una ricerca "su misura" per i tumori pediatrici, afferma lo SPOG in un comunicato.
I successi terapeutici degli ultimi decenni sono stati possibili solo grazie alla stretta collaborazione tra oncologi pediatrici e ricercatori nell'ambito di studi clinici internazionali. La partecipazione a questi progetti è di vitale importanza perché consente anche ai bambini e agli adolescenti di beneficiare delle terapie antitumorali più innovative al mondo, spiega l'associazione
Per attirare l'attenzione sull'importanza dei finanziamenti in questo settore, dal 1 al 30 novembre si svolgerà la campagna "Cancro infantile: Una battaglia da vincere con la ricerca".