Il documento elvetico si piazza al sesto posto nella graduatoria mondiale pubblicata da Henley & Partners
BERNA - I passaporti non sono tutti uguali. A seconda della nazionalità, viaggiare e recarsi all’estero può infatti rivelarsi un vero calvario burocratico. Non è il caso per quello svizzero, che anche quest’anno si è piazzato in alto nella graduatoria dei passaporti più potenti al mondo - pubblicata Henley & Partners - conquistando il sesto posto.
Grazie al documento rossocrociato, un cittadino svizzero ha l’accesso (o l’ottenimento di un visto all’arrivo) garantito in ben 184 paesi. Una distanza tutto sommato ridotta rispetto a Giappone e Singapore, primi della classe ex aequo con un indice pari a 190.
Tra rimonte e conferme - Se nelle prime dieci posizioni del ranking i cambiamenti sono minimi, ai piani inferiori ci sono alcune nazioni che si stanno facendo notare. Notevole è in particolare il balzo in avanti degli Emirati Arabi Uniti, che in una decina di anni hanno guadagnato 46 posizioni, rimontando fino al 15esimo posto, con un indice pari a 172.
Nessuna sorpresa invece in fondo alla classifica, con gli ultimi due gradini occupati rispettivamente da Afghanistan ed Iraq, i cui documenti d’identità garantiscono l’accesso a soli 25 e 27 paesi.