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SVIZZERAEcco perché gli espatriati non si sentono a proprio agio in Svizzera

07.09.19 - 18:48
Johanna Bousfield si è trasferita nel nostro paese dagli Stati Uniti. Ha creato una comunità per gli stranieri che in Svizzera hanno difficoltà a crearsi una rete sociale
Depositphotos (londondeposit)
Ecco perché gli espatriati non si sentono a proprio agio in Svizzera
Johanna Bousfield si è trasferita nel nostro paese dagli Stati Uniti. Ha creato una comunità per gli stranieri che in Svizzera hanno difficoltà a crearsi una rete sociale

BERNA - Gli svizzeri non sono abbastanza amichevoli agli occhi di molti espatriati. La Svizzera non non è un luogo che fa sentire a casa gli stranieri. Quando si tratta di "trovare amici" la Confederazione si classifica addirittura all'ultimo posto di tutti i paesi confrontati. Tutto questo secondo l'Expat-Insider Study 2019. 

20 Minuten ha quindi interpellato "Indigen Community", start-up che si è posta l'obiettivo di aiutare gli espatriati ad ambientarsi nella società svizzera. «Tutti gli stranieri che ho incontrato soffrivano di solitudine», esordisce Johanna Bousfield, la fondatrice-espatriata. Dodici anni fa si è trasferita dagli Stati Uniti, passando dall'Austria, in Svizzera.

«Gli svizzeri non sono freddi» - Trasferirsi all'estero e in Svizzera rappresenta una sfida per molti espatriati: «Ti trovi costantemente di fronte a cose che non puoi o non riesci a capire, spesso perché non ti vengono semplicemente spiegate. Questo azzera l'autostima e fa sì che gli espatriati si isolino sempre di più».

Il problema non è, secondo Bousfield, che gli svizzeri sono fondamentalmente emotivamente freddi o non aperti, «ma manca la consapevolezza che può essere molto difficile per gli espatriati costruire una vita sociale qui, anche quando hanno una buona istruzione o un ottimo lavoro».

I vicini di casa - La fondatrice porta come esempio il momento in cui ci si stabilisce in un appartamento. «Altrove è normale che i vicini diano il benvenuto e invitino il nuovo arrivato a casa loro. Qui, al contrario, il nuovo arrivato deve presentarsi. Dato che non lo sa, non lo fa. Questo crea un malinteso, e si perde la prima occasione per conoscere meglio il nuovo ambiente in cui si abiterà».

«Gli svizzeri hanno inoltre standard elevati, anche per se stessi», continua Bousfield. «La porta degli americani è sempre aperta agli ospiti, non importa quanto in stato di caos sia la loro casa. Gli svizzeri, al contrario, si sentono a loro agio solo se la loro casa si può presentare pulita e ordinata durante la visita di qualcuno: questo rende difficile conoscersi in modo spontaneo».

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COMMENTI
 

matteo2006 4 anni fa su tio
Davvero si fa di tutta l'erba un fascio pure su certe abitudini personali? Per fortuna la Sig.ra non ha me come vicino. Uno Svizzero come me non ti offre i muffins se arrivi come nuovo vicino, magari mi trova pure scocciato se me li porti tu ma sono sicuro che non tutti sono selvatici come me e scusatemi se faccio quello che mi pare senza chiedere nulla a nessuno. Vedo più un certo senso del dovere nelle nazioni europee prima del divertirsi in Svizzera è ancora più forte questo sentimento può darsi e sinceramente per fortuna che qualcuno ce l'ha ancora vivo questo spirito.

Rusky 4 anni fa su tio
dipende sempre come l‘expat che é un ospite si presenta in casa nostra !

Maxy70 4 anni fa su tio
Lo Svizzero non è magari quello che, il primo giorno, ti suona la tarantella e ti butta le braccia al collo. In Svizzera però si trova la sicurezza, la tranquillità, un lavoro, dei servizi pubblici e sociali funzionanti; sicuramente queste considerazioni hanno determinato non poco la scelta del paese dove stabilirsi, più che il vicino di pianerottolo magari non così ridanciano. Chi poi vuole integrarsi e non ghettizzarsi, frequentando solamente il gruppo degli “esuli” dal paese di origine, scopre sicuramente che lo Svizzero è molto meno introverso di quanto sembri. Particolarmente benvenuto e bene accolto, è chi ha voglia di lavorare e si comporta correttamente. Comunque, nessuno è trattenuto in Svizzera di forza, se non si trova bene può fare un’altra scelta quando lo desidera.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
Devi però fare una distinzione, succede che chi viene per lavorare, si comporta bene, rispetta le regole e si integra del tutto........a volte trova distacco e freddezza nella sfera sociale, vero che dipende da se stessi ma quando "i se stessi" cercano coinvolgimento e si trovano la porta chiusa questo atteggiamento può diventare umiliante.

anndo76 4 anni fa su tio
Come ogni posto ha pro e contro, personalmente sono qui da moltissimi anni e ho molte amicizie, specie con i vicini di casa, mi trovo molto bene per qualita' di vita, paesaggi etc. Ovviamente il mondo perfetto non esiste da nessuna parte :-)

Lunalunera 4 anni fa su tio
I pregiudizi....

Meno 4 anni fa su tio
da svizzero una cosa che mi rattristisce è la non capacità di molti miei compatrioti di accettare le critiche.... pensano di essere perfetti... ma cara, non esistono popoli perfetti. Magari dovremmo anche scendere dal nostro piedistallo, smetterla con questa arroganza tipicamente svizzera e farsi un bagno di umiltà che non fa mai male....

Svizzeraefieradiesserlo 4 anni fa su tio
Non sono obbligati a restare qui.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Svizzeraefieradiesserlo
non era quesllo che voleva evidenziare....poi se ti accontenti di controbattere con frasi sterili liberissima di farlo....

Svizzeraefieradiesserlo 4 anni fa su tio
Non sono obbliati a restare qui.

Bandito976 4 anni fa su tio
Certo che se gli stranieri non vogliono adeguarsi a certe regole e usanze locali saranno discriminati. Quindi l’errore sta nel fatto che non sanno integrarsi.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Mi sa che non hai capito nulla del senso dell'articolo, anche pur rispettando del tutto le regole alcuni stranieri non si sentono coinvolti dai cittadini coi quali relazionano.

limortaccituoi 4 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Vero, in parte. Bisogna smetterle con queste visioni semplicistiche e manichee. Uno si integra se ha voglia ma anche se gli viene data la possibilità. Ascoltarsi, conoscersi e rispettarsi, non c'è altra ricetta. Trovo che spesso le prime generazioni siano quelle più difficilmente integrabili, ma a partire dalla seconda la differenza non esiste quasi più.

Lonely Cat 4 anni fa su tio
Chiediamo scusa a tutti gli stranieri per non essere degli zerbini abbastanza morbidi per i loro piedini.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Con una affermazione del genere dimostri pienamente di essere il prototipo di una chiusura e grettezza mentale indegna di rappresentare il Paese di cui ne fai parte!

limortaccituoi 4 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Chiediamo scusa a tutti gli stranieri se esistono fra di noi dei maleducati che reputano m***a tutto quello che arriva tanto così più in là del proprio naso. Non siamo tutti così ;)
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