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SVIZZERAMeno aziende agricole, ma sempre più "bio"

28.05.19 - 10:31
L'agricoltura biologica ha sedotto i contadini. Per quanto riguarda l'allevamento nel 2018 si è registrato un calo delle vacche da latte e un aumento delle galline ovaiole
Keystone (archivio)
Meno aziende agricole, ma sempre più "bio"
L'agricoltura biologica ha sedotto i contadini. Per quanto riguarda l'allevamento nel 2018 si è registrato un calo delle vacche da latte e un aumento delle galline ovaiole

BERNA - Sempre meno aziende agricole in Svizzera: l'anno scorso se ne annoveravano un po' meno di 51'000 (-1,5% rispetto al 2017). Continua invece a svilupparsi l'agricoltura biologica, ormai praticata da oltre 7'000 aziende. È quanto emerge dal censimento annuo pubblicato oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Secondo l'UST, il 2018 è stato caratterizzato dalla continuità. Come gli scorsi anni, il numero di aziende convenzionali è calato attestandosi a 50'852 unità. La superficie agricola utile è rimasta stabile a 1,04 milioni di ettari ed è per la maggior parte occupata da zone inerbite (58%) e da colture granarie (38%), principalmente cereali.

Oltre 7000 aziende "bio" - Dalla statistica risulta che l'agricoltura "bio" seduce sempre di più contadini: nel 2018, 7'032 aziende hanno optato per questo sistema produttivo, ovvero l'15,4% del totale, estendendo così la coltura biologica a circa 161'000 ettari.

La produzione "bio" è assai diffusa anche tra gli orticoltori, di cui rappresenta il 19% in termini di superficie, ed è in progressione tra i viticoltori (8% dei vigneti). Oltre la metà (60%) dei terreni destinati alle piante medicinali e aromatiche è coltivata all'insegna del marchio "bio", rileva l'UST.

Sempre meno vacche da latte... - Per quanto riguarda il tipo di animali allevati, il numero delle vacche da latte continua a scendere (-1% rispetto al 2017), segnando un calo di oltre il 10% in 10 anni. D'altro canto, la produzione di carne bovina, in particolare di mucche nutrici, ha riconfermato la progressione già registrata negli ultimi anni (+1,7%, a 125'454 vacche). La produzione "bio" è adottata da oltre un quarto delle aziende detentrici di bestiame.

L'effettivo dei suini conferma la lenta diminuzione che si constata da vari anni: sono in calo sia il numero di produttori (-3,6%) che quello dei capi di bestiame (-1,9%). Continua invece ad aumentare (oltre il 10%) l'allevamento suino biologico, anche se resta molto marginale (3% dei maiali).

... e più galline ovaiole - Per quanto concerne il pollame, se l'effettivo di polli da ingrasso è in leggera flessione (-0,9% a 7'084'800 unità), quello di galline ovaiole è aumentato (+6,2%), in continuità con la tendenza in corso da oltre un decennio, precisa l'UST. Il 18% delle galline ovaiole è allevato in aziende biologiche.

È invece rimasto stabile l'effettivo degli ovini (343'470) nel 2018. La produzione "bio" è maggiormente presente nelle aziende agricole che producono latte di pecora (56% dei produttori di latte). Inoltre, l'effettivo dei caprini (+3,1%, 80'552 unità), essenzialmente localizzato in montagna, è in continua crescita.

Effettivi in leggero calo - Per quanto attiene infine alle persone impiegate nel settore primario, il loro effettivo è in leggera diminuzione (-0,9%) attestandosi a 152'400 nel 2018. I capiazienda e le loro famiglie rappresentavano oltre i tre quarti degli addetti e il 74% delle aziende agricole impiegava esclusivamente membri della famiglia.

I due terzi dei capiazienda vi lavorava a tempo pieno, mentre la manodopera collaborava soprattutto a tempo parziale (66%). Durante l'anno in rassegna il settore primario ha impiegato 55'400 donne, che tuttavia rappresentavano soltanto il 6,2% dell'insieme dei capiazienda.

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