Il nostro Paese è il secondo in termini di spesa per la salute rispetto al prodotto interno lordo con una quota del 12,4%
BERNA - Per ragioni finanziarie, il 20,9% della popolazione residente in Svizzera nel 2016 ha rinunciato a consultare un medico. Il dato emerge dal Panorama della salute 2017 dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
In alcuni Paesi il contesto economico dei pazienti condiziona ancora di più l'accesso alle cure: ad esempio negli Stati Uniti la quota è del 22,3% e in Polonia del 33%.
Stando al rapporto, la Svizzera è il secondo Paese in termini di spesa per la salute rispetto al prodotto interno lordo (pil), con una quota del 12,4%. La graduatoria è guidata dagli Usa (17,2%) e al terzo posto si situa la Germania (11,3%). La media OCSE è del 9,0%.
Tra gli altri dati la pubblicazione indica che la Svizzera, in compagnia della Gran Bretagna, presenta un tasso di infermieri formati all'estero che si situa tra il 10% e il 20%.
La Confederazione continua inoltre ad essere uno dei Paesi OCSE con la maggiore speranza di vita, 80,8 anni per gli uomini e 85,1 per le donne. I primi vengono superati solo dagli islandesi, mentre statisticamente raggiungono età più avanzate le abitanti di Spagna, Corea del Sud, Giappone e Francia.