Visto il contesto economico sfavorevole sul mercato dell’elettricità, gli azionisti hanno deciso di rinunciare al progetto
BERNA - Il progetto di centrale a gas naturale di Chavalon, nel Basso Vallese, non vedrà la luce. Gli azionisti, EOS Holding e Romande Energie, hanno deciso di rinunciarvi, visto il contesto economico sfavorevole sul mercato dell'elettricità e di cedere le loro partecipazioni al Gruppo Orllati.
I prezzi bassi dell'elettricità sul mercato svizzero ed europeo e l'aumento dei costi di compensazione del CO2 non garantiscono la redditività della centrale, precisa un comunicato.
Inoltre le procedure si allungano a causa di un ricorso contro la licenza edilizia inoltrato al Tribunale cantonale vallesano. Le richieste di autorizzazione per costruire un gasdotto e una linea elettrica sono ancora pendenti all'Ufficio federale dell'energia.
Il ricorso a centrali a gas, inizialmente previsto nella prima fase di attuazione della Strategia energetica 2050, non sembra confermato, scrivono gli azionisti.
Il progetto prevedeva la costruzione di una centrale a ciclo combinato sul sito di Chavalon, nel comune di Vouvry (VS). Avrebbe dovuto rifornire in elettricità circa 500'000 economie domestiche.