La Società svizzera degli ufficiali chiede un netto aumento dei fondi per recuperare questi ritardi
BERNA - La Società svizzera degli ufficiali (SSU) chiede un netto aumento dei fondi per recuperare i ritardi nell'equipaggiamento dell'esercito. A questo scopo è necessario investire da 25 a 30 miliardi di franchi per gli anni 2020-2040, precisa un comunicato diramato al termine dell'Assemblea generale che si è svolta oggi a Sion.
"La SSU è convinta che sia necessario aumentare nettamente i mezzi finanziari per colmare le lacune in materia di capacità e raggiungere un equipaggiamento sufficiente, che abbia il livello tecnologico necessario a un esercito moderno".
Per gli anni 2020-2040, bisogna investire 25-30 miliardi di franchi, pari all'1,1% del PIL, per ottenere un pieno equipaggiamento, rimpiazzare quanto necessario e modernizzare i grandi sistemi. Per la SSU le priorità sono la difesa aerea e al suolo (artiglieria, carri, ecc).
Gli ufficiali chiedono una politica integrata in materia di sicurezza, finanze, politica estera e economia in modo da garantire che i progetti d'armamento possano essere attuati nei termini previsti e con un quadro finanziario sufficiente.