SVIZZERAVacanze in Turchia più convenienti che mai… ma nessuno ci vuole andare

ZURIGO - Terrorismo, un tentato colpo di Stato, una discussa riforma della Costituzione e una crisi diplomatica con gli Stati occidentali per dei comizi politici: non c’è pace per la Turchia, che per questi motivi vede crollare il settore turistico. Un crollo che si riscontra anche nelle agenzie di viaggio elvetiche, nonostante già nel 2016 le prenotazioni abbiano subito una forte diminuzione.

«Per quest’anno prevediamo un calo che, rispetto il 2016, potrebbe raggiungere il 60%» afferma Gordana Mrsic, portavoce di Kuoni. E non si parla soltanto di viaggi con destinazione Istanbul, ma anche delle località balneari. «Non contiamo ancora su una ripresa - continua Mrsic - i clienti si sentono ancora insicuri». Questo nonostante i prezzi siano in caduta libera. Per Hotelplan Suisse, che già lo scorso anno aveva riscontrato dei picchi di calo del 60-70%, «attualmente la destinazione ha leggermente ripreso e si attesta con un -31% rispetto alla passata stagione» ci dice Gaby Malacrida, portavoce per il Ticino. «Riteniamo comunque che la destinazione possa rientrare, anche in futuro, tra le mete prescelte dai consumatori più attenti al rapporto qualità-prezzo». È infatti vero che a partire da 499 franchi è possibile prenotare una settimana in un cinque stelle con formula all inclusive da Zurigo. Attualmente i ticinesi puntano comunque su altre mete. «Al momento registriamo più prenotazioni per le isole greche, le Canarie e Malta» afferma ancora Malacrida. Una tendenza, quest’ultima, che conferma pure la portavoce di Tui, Bianca Schmidt, che per quanto riguarda la Turchia parla invece di «molti clienti in meno che scelgono la destinazione».

Di recente anche Swiss ha reagito al calo della domanda: la compagnia aerea ha stralciato tutte le destinazioni turche.