Fin qui incapace di lasciare il segno con il Liverpool, il fantasista rossocrociato ha provato a ricordare a tutti il suo curriculum e le sue qualità
LIVERPOOL (GBR) – I primi mesi a Liverpool non sono stati scintillanti per Xherdan Shaqiri. Chiamato dai Reds per lasciare il segno, il fantasista svizzero è infatti fin qui riuscito a mettere insieme appena 10 presenze e una rete. Pochino per chi è arrivato con l'etichetta di grande. Abbastanza per far cominciare i mugugni della stampa britannica.
Sul Mirror il rossocrociato ha provato a difendersi, sventolando il proprio curriculum: «La retrocessione con lo Stoke City è stata un’esperienza molto negativa per il club e per me. Nonostante quanto accaduto sono e resto comunque un vincitore della Champions League. Penso quindi di meritare rispetto. Le persone dovrebbero ricordarsi che ho giocato nel Bayern Monaco, ovvero una delle più grandi squadre del mondo. Non sento alcuna pressione nell’indossare la maglia del Liverpool».
Ai giornalisti inglesi Xherdan ha raccontato poi della sua esultanza “Mondiale” contro la Serbia; questo perché presto i Reds andranno a giocare a Belgrado. «Quello che è successo in Coppa del Mondo è passato. Il calcio è il calcio e la politica è la politica, io andrò a Belgrado per giocare, non per fare altro. La Stella Rossa è un avversario alla portata e vincere ci avvicinerebbe agli ottavi di finale».