Le parole di Lara: «Solo l'anno prossimo sapremo se potrò tornare a gareggiare»

Lara Gut-Behrami è intervenuta in una conferenza stampa di Kaex, suo sponsor: «Speravo in qualcosa di diverso per questa stagione»
Lara Gut-Behrami è intervenuta in una conferenza stampa di Kaex, suo sponsor: «Speravo in qualcosa di diverso per questa stagione»
BERNA - All'indomani della comunicazione dell'esatta entità del grave infortunio al ginocchio sinistro - che purtroppo ha sancito la fine della sua stagione - Lara Gut-Behrami è intervenuta in una conferenza stampa organizzata da Kaex, uno degli integratori alimentari più venduti in Svizzera e sponsor della ticinese.
Un'occasione d'oro per parlare degli accadimenti degli ultimi giorni. La ticinese, sorridente nonostante tutto, è intervenuta all'incontro da remoto: «Dal punto di vista sportivo, non è il periodo migliore della mia carriera. Ma sarebbe potuto andare peggio, ne traggo gli aspetti positivi. Chiaramente avevo previsto altro per questa stagione, fare tante gare e divertirmi».
Ma come sono andati gli ultimi giorni? «Le cose sono andate alla lunga perché ho avuto una commozione cerebrale, motivo per il quale abbiamo voluto aspettare 24 ore prima di prendere l'aereo. L'anno scorso c'erano già stati dei problemi al ginocchio. Non sono caduta, ma ho dovuto sottopormi a una risonanza magnetica. I risultati non erano chiari all'epoca... Mi era stata diagnosticata una rottura del legamento crociato, il che non era vero. Per questo motivo speravo in buone notizie anche questa volta. Volevo vedere degli specialisti in Svizzera che conoscessero il mio ginocchio, ma - quando le immagini sono finalmente diventate chiare - purtroppo la diagnosi è stata quella che tutti conosciamo».
E la carriera? La 34enne elvetica lascia aperto uno spiraglio... «La salute viene prima di tutto e il mio obiettivo è stare bene. Quando sarò di nuovo in forma e riuscirò a tracciare le curve, ne sapremo di più. Se potrò tornare a gareggiare, lo saprò solo l'anno prossimo. Voglio assolutamente sciare per il resto della mia vita».
Infine i ringraziamenti: «Voglio ringraziare tutti. I soccorritori sulle piste, gli allenatori, la squadra, i miei sponsor, la mia famiglia. Nel corso della mia carriera mi sono spesso sentita sola. Ma una cosa è certa: non sono sola. Tante persone mi hanno aiutata e protetta. Lo apprezzo davvero. Grazie anche a tutti i tifosi che hanno rispettato la mia privacy. Grazie di cuore!».






