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L'OSPITENulla di Stupefacente

02.07.14 - 13:43
Michel Venturelli, criminologo
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Nulla di Stupefacente
Michel Venturelli, criminologo

La risposta del Coniglio di Stato alla proposta dell’Associazione Canapa Ricreativa Ticino (ACRT), che propone un modello di consumo ricreativo tra adulti in un contesto privato, è arrivata.

Nulla di stupefacente! E’ negativa.

 

Più che un parere scientifico, quello del CdS sembra essere il manifesto di una scuola di pensiero. Principale preoccupazione del Governo è che la canapa fa male soprattutto ai più giovani (è forse per questo che il CdS vuole continuare a garantire i proventi di produzione, trasporto e commercio alle organizzazioni criminali che notoriamente si preoccupando per la salute pubblica) e sottolinea che in Ticino il fenomeno non ha assunto livelli di emergenza pubblica.

 

Resta da capire cosa intende il Governo con “emergenza pubblica”; è vero: in Ticino non ci si spara addosso per strada a causa dell’erba, però sul mercato ci sono delle varietà di canapa che per la salute pubblica sono una vera e propria minaccia, ma di questo il Consiglio di Stato non sembra preoccuparsi affatto. La politica è riuscita a fare in modo che il cittadino si preoccupi per i tassi più o meno alti di THC, ma tutti se ne infischiano dell’ammoniaca, della lacca, della lana di vetro e veleni vari che si trovano anche nell’erba che si vende per la strada in Ticino.

 

E che c’è questo problema gli esperti del CdS lo sanno eccome; nella sua presa di posizione il Gruppo d’esperti (GE) del Coniglio di Stato scrive: “L’attuale contesto del mercato nero non consente di rilevare compiutamente le caratteristiche della canapa e dei prodotti derivati presenti sul mercato nero… la tipologia delle sostanza da taglio può variare anch’essa di molto e alcune delle sostanze riscontrare sono dannose”. E qui si accenna al passato senza avere il coraggio di andare in fondo al discorso, come auspicava tra l’altro una mozione sul testing depositata oltre 4 anni fa.

 

Dicevamo: dimenticata nei cassetti del Governo per oltre 4 anni, la mozione è ora stata riesumata da Sergio Savoia – allora primo firmatario – che ha notato pure lui che nello scritto del Gruppo di Esperti si dice che uno dei grandi problemi è dovuto dalle sostanze da taglio. Si spera ora che l’intervento del deputato verde serva – soprattutto alla luce del parere del gruppo di esperti del Governo – ad affrontare l’argomento in modo serio.

 

Infine, confondendo il comico con il ridicolo, Beltraminelli scrive a Berna per comunicare che “in Ticino non sussiste un’emergenza canapa, pertanto non chiederemo di avviare il progetto pilota propostoci”, ma che non si oppone (!) se altri cantoni volessero fare un progetto pilota.

 

Siam tutti più tranquilli!

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