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GERMANIA/SVIZZERA"Quella scommessa la rifarei"

26.06.11 - 18:35
Samuel Koch parla per la prima volta in tv dopo il terribile incidente a Wetten Dass che lo ha reso tetraplegico
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"Quella scommessa la rifarei"
Samuel Koch parla per la prima volta in tv dopo il terribile incidente a Wetten Dass che lo ha reso tetraplegico

NOTTWIL (LUCERNA) - È il momento che tutta la Germania aspettava. Televisivamente parlando. Quella stessa Germania che rimase pietrificata la sera del 4 dicembre dello scorso anno di fronte al terribile incidente in diretta tv di Samuel Koch, il ragazzo di 23 anni che doveva superare la prova di "Wetten Dass" (Scommettiamo che). La prova consisteva in una serie di salti mortali sui trampoli ed evitare l'arrivo delle auto in corsa.
Come si ricorderà la prova televisiva ebbe un epilogo drammatico. Samuel, dopo due tentativi andati a buon fine, fu investito da un'auto e cadde a terra privo di sensi. Il tutto sotto gli occhi di milioni di spettatori, e davanti ai due conduttori Thomas Gottshalk e Michelle Hunziker, visibilmenti scioccati per quanto accaduto.

Una vita da tetraplegico - Samuel da quel giorno non cammina più. La sua colonna vertebrale si è rotta e oggi conduce una vita da tetraplegico. A 204 giorni di distanza da quell'incidente, Samuel Koch ha fatto la sua prima apparizione televisiva. È stato ospite domenica pomeriggio della trasmissione di Peter Hahne. La troupe di ZDF si è recata già venerdì in Svizzera, presso il Centro di paraplegici di Nottwil (Lucerna), dove Samuel vive da quasi oltre sei mesi e dove quotidianamente deve affrontare una serie di esercizi di riabilitazione. L'emozione sul set televisivo era palpabile, sia da parte del presentatore, sia da parte del ragazzo.

Samuel è apparso sulla sedia a rotelle. Indossava una camicia azzurra. Riusciva a spostarsi sulla sedia attraverso un movimento delle spalle. Le prime parole sono state rivolte a tutte quelle persone sconosciute che attraverso lettere, e-mail, poesie, regali gli hanno mostrato il loro affetto e la loro vicinanza.

"Lo rifarei" - Samuel si è detto dispiaciuto di "aver rovinato lo show televisivo" e alla domanda se avesse rifatto quella scommessa a Wetten dass, ha così risposto. "Sì la rifarei alle stesse condizioni. In linea di principio non c'era alcun motivo che avrebbe dovuto fermarmi. Non mi sono mai allenato così tanto come per quella gara. Ho saltato almeno 500 volte sui trampoli e sulle auto (...) Le mie vacanze sciistiche erano nettamente più pericolose rispetto a quei salti in tv".

Il ruolo della fede - Durante la trasmissione si è pure parlato di fede. Il presentatore, è un noto teologo, ha scritto diversi libri ed è stato a lungo membro del Consiglio della Chiesa evangelica tedesca. "Samuel ha letto tutti i miei libri, la fede in Cristo ci unisce" ha raccontato il presentatore in un'intervista rilasciata subito dopo la trasmissione al giornale SonntagsBlick.

La fede in Dio traspare da molte risposte del ragazzo. Il presentatore gli ha chiesto se il versetto "Nessun uomo può cadere più in basso nelle mani di Dio" possa essere applicato anche a lui. Spiazzante la risposta di Samuel: "Io respiro, quindi sì. Ci sono, purtroppo, pazienti con paralisi simili, che sono ancora collegati a respiratori, e stanno peggio di me".

Dice poi di credere molto nei miracoli. "Ci sono cose che non si possono spiegare nè con la scienza, nè con la medicina. Come detto i miei polmoni respirano. Penso che di miracoli non si debba parla, ma si debba sperare". Di fronte alla domanda se avesse mai perso la speranza in tutti questi mesi, Samuel è stato chiaro: "Mai. In ogni momento".

sa.fe.

Foto in alto: Keystone/ ZDF/dapd

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