ROMA - Stregate da una canzone che, a distanza di poco tempo, troviamo noiosa e insipida? Cantanti e musicisti sono avvertiti: a rendere 'sexy' un brano non sono tanto la voce calda e roca o l'arrangiamento musicale dell'artista, quanto gli ormoni delle ascoltatrici. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori della Emory University (Atlanta), che sono partiti analizzando le reazioni al canto degli uccelli.
Obiettivo, spiegare perche' le stesse canzoni a volte ci sembrano irresistibili, altre volte un perfino un po' noiose. La chiave di tutto, spiegano gli scienziati diretti da Donna Maney, e' nell'altalena dei livelli ormonali. Queste variazioni possono alterare il modo di percepire stimoli sociali, canzoni comprese, modificando un'area cerebrale comune a tutti i vertebrati e chiamata 'social behavior network' (rete dei comportamenti sociali).
"Comportamenti di tipo sociale, come prendersi cura dei piccoli o aggredire i nemici, dipendono da due fattori: un segnale scatenante e un 'milieu' ormonale che facilita o permette la reazione", spiega la neuroscienziata. "I nostri risultati - aggiunge - dimostrano l'esistenza di un possibile meccanismo neurale, attraverso il quale gli ormoni possono alterare l'elaborazione di questi segnali, influenzando le decisioni" e i giudizi. I ricercatori hanno usato un uccello canterino come modello animale al centro dell'indagine, ma le loro conclusioni sono relative ad una struttura cerebrale che esiste anche nell'uomo. Nello studio, che sara' pubblicato a novembre sul 'Journal of Comparative Neurology', sono stati identificati e misurati gli effetti degli ormoni femminili su nove differenti 'nodi' del network cerebrale neo mirino.
Gli studiosi hanno trattato alcune femmine di passero dalla gola bianca con estrogeni, per mimare i livelli tipici della stagione degli amori. Poi hanno confrontato la loro reazione al canto dei maschi (registrato su nastro) con quella di altre femmine, che presentavano livelli bassi di questo ormone. Cosi'
si e' visto che lo stesso suono richiamava l'attenzione delle femmine 'in amore', e risultava invece abbastanza noioso per tutte le altre.
I ricercatori hanno usato un marker proteico per mappare e quantificare l'attivita' nel network sociale cerebrale degli uccelli, indotto dal canto maschile. Cosi' hanno visto non solo che le risposte specifiche alla canzone erano maggiori nelle femmine in amore, ma anche che gli effetti degli estrogeni non erano identici in tutta la rete cerebrale.
"Abbiamo concluso che gli ormoni femminili funzionano come una sorta di interruttore, ma in modo molto complesso: alcune aree si accendono, altre si spengono. E lo stesso meccanismo neurale potrebbe funzionare nell'uomo". In pratica, per l'altra meta' del cielo le preferenze in fatto di lineamenti, voci e odori maschili "cambierebbe nel corso del ciclo, in base ai picchi di estrogeni", conclude la studiosa. I mariti sono avvertiti.