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Milano, 23 feb. (Adnkronos Salute) - Occhi rossi, naso che cola, starnuti, tosse e fiato corto per un milanese su cinque. Il 20% di chi vive all’ombra della Madonnina e’ infatti allergico, e per l’8% di questi pazienti il disturbo e’ gia’ degenerato in asma. I numeri del problema sono in netto aumento e sotto accusa c’e’ anche lo smog: ‘’Dati consolidati in letteratura internazionale - spiega il direttore del Dipartimento di malattie respiratorie dell’ospedale San Paolo del capoluogo lombardo, Stefano Centenni - ci dicono che il vivere in un ambiente con forte inquinamento atmosferico facilita il processo di sensibilizzazione’’ delle vie respiratorie. Tanto che ‘’nelle grandi citta’ ci sono piu’ allergici ai pollini che nelle campagne’’. Solo il centro guidato dall’esperto al San Paolo assiste infatti 4 mila cittadini colpiti dai sintomi delle allergie. ‘’La ragione del forte incremento delle forme allergiche e’ ancora da dimostrare’’, ammette l’esperto in una nota. ‘’Naturalmente le migliori condizioni di igiene e la disponibilita’ di vaccini possono essere considerati almeno in parte responsabili - ricorda - perche’ il sistema immunitario, non dovendo far fronte a infezioni, crea quantita’ eccessive di anticorpi contro sostanze di per se’ non dannose per la salute come, appunto, acari e pollini’’. Ma mentre ‘’questa e’ solo un’ipotesi non ancora del tutto acclarata’’, prosegue Centenni, ‘’certa e dimostrata e’ invece la responsabilita’ dell’inquinamento nella cresciuta incidenza di forme allergiche e asmatiche’’. Nuove armi di cura sono pero’ allo studio. Tra queste un nuovo anti-asma ‘intelligente’ sperimentato con successo negli Usa. I test italiani sulla molecola, un anticorpo monoclonale contro le Immunoglobuline E (IgE) responsabili dell’infiammazione alla base dell’asma grave, saranno coordinati proprio da Centenni al San Paolo. (Red-Opa/Adnkronos Salute)
