Il Teatro Sociale Bellinzona non si ferma ma adatta la programmazione
BELLINZONA - Un grido di resistenza si leva dal Teatro Sociale di Bellinzona: «Non lasciamo la scena al virus!».
È il direttore Giancarlo Helbling a lanciarlo, con una lettera indirizzata al pubblico che spiega perché il teatro resterà aperto e come si adatterà alle misure (quelle già in vigore e quelle future) di contrasto alla pandemia di coronavirus.
«Stiamo nuovamente vivendo un periodo difficile sul piano sanitario. Il virus non sembra darci tregua. Eppure sentiamo attorno a noi la volontà di non arrendersi, di non lasciare che esso ci condizioni troppo la vita. Le ultime misure decise dal Consiglio federale, assolutamente necessarie e che condividiamo, impongono ai teatri di limitare a 50 gli spettatori ammessi agli spettacoli. Di fronte a questa pesante limitazione, che vale per ora a tempo indeterminato, sarebbe facile chiudere tutto in attesa di tempi migliori» afferma Helbling. «Non per noi, che crediamo nel ruolo sociale del teatro. Che siamo convinti che per una città il suo teatro non sia un edificio qualsiasi, ma sia uno dei luoghi in cui si forma la coscienza civile della società, un luogo centrale per far crescere e vivere la comunità. Non per noi che ogni giorno lavoriamo fianco a fianco con artisti e tecnici dello spettacolo, amici prima ancora che figure professionali, categorie fra le più colpite da questa crisi sanitaria e di cui ogni giorno respiriamo l’incertezza per un domani quanto mai oscuro».
Il Teatro Sociale resta aperto, un avamposto dell'arte e della cultura. «No, per noi non sarebbe affatto facile chiudere tutto in attesa di tempi migliori. Verremmo meno alla nostra missione verso il pubblico, verso gli artisti e gli altri professionisti dello spettacolo, verso la Città e verso tutta la nostra comunità, che nel Teatro Sociale si riconosce. Verremmo meno a noi stessi. Per questo la direzione e il Consiglio direttivo di Bellinzona Teatro hanno deciso che la programmazione del Teatro Sociale Bellinzona deve proseguire anche nelle prossime settimane, pur con qualche adattamento e nel pieno rispetto delle norme sanitarie imposte dalla Confederazione e dal Cantone. Il programma verrà progressivamente modificato e adattato».
D'altra parte, «l’attenzione alla sostenibilità finanziaria della nostra attività ci imporrà di rinunciare almeno per ora agli spettacoli per i quali una limitazione a 50 del numero di spettatori ne renderebbe irragionevole dal punto di vista economico la programmazione: per questa decisione contiamo sulla comprensione del nostro pubblico. Un’altra parte della programmazione rimarrà per contro immutata, pur con una limitazione a 50 del numero di spettatori ammessi in sala e con una nuova disposizione (un posto libero fra una persona e l’altra). Infine, in sostituzione degli spettacoli che non avranno luogo programmeremo nelle prossime settimane una nuova offerta di qualità, fatta di produzioni nostre e di altri professionisti della Svizzera italiana, attenta in particolare al tempo che stiamo vivendo.
Questa è la programmazione fino al 23 novembre:
domenica 8 novembre, ore 17.00: "Natasha ha preso il bus".
giovedì 12 novembre, ore 20.45: "Frankenstein, autoritratto d'autrice" (nuova data)
mercoledì 18 novembre, ore 20.45: "White Rabbit Red Rabbit"
domenica 22 novembre, ore 16.00: "L'usignolo o dell'amicizia"
lunedì 23 novembre, ore 20.45: "Antonio Faraò Trio"
Non avranno invece luogo:
giovedì 12 e venerdì 13 novembre: "La bottega del caffè"
venerdì 20 novembre: "Danilo Boggini feat. Flavio Boltro"
Informazioni di dettaglio su eventuali date di recupero e sulle modalità di rimborso dei biglietti seguiranno ulteriormente. La programmazione delle prossime settimane, verosimilmente almeno fino a Natale, verrà continuamente adattata e aggiornata. «Accanto agli spettacoli confermati e ad altri che saremo costretti a rinviare o annullare vi saranno continuamente nuove, accattivanti proposte» conclude Helbling. «Tutto si svolgerà in applicazione di un rigoroso piano di protezione e nel pieno rispetto delle norme sanitarie in vigore. Per essere costantemente aggiornati vi invitiamo a continuare a seguirci sul nostro sito internet www.teatrosociale.ch e sulla nostra pagina Facebook. Nelle prossime settimane noi saremo al Teatro Sociale Bellinzona. Per fare in modo che il palco sia degli artisti. Per non lasciare la scena al virus. Per permettere al teatro di continuare a svolgere la sua vitale funzione per l’intera comunità. Vi aspettiamo!».