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CANTONECombattere il Covid-19 a colpi... di cassa techno

20.05.20 - 06:20
È l'idea di una ticinese, trapiantata a Berlino che ha lanciato un'etichetta e una compilation gratuita ad hoc
AmbreNuit/Schelchte Laune
Michelle (Ambre Nuit) e la copertina della compilation.
Michelle (Ambre Nuit) e la copertina della compilation.
Combattere il Covid-19 a colpi... di cassa techno
È l'idea di una ticinese, trapiantata a Berlino che ha lanciato un'etichetta e una compilation gratuita ad hoc

LUGANO - Nata e cresciuta a Lugano ma trapiantata a Berlino e con il pallino per la musica techno con lo pseudonimo Ambre Nuit. La vita di Michelle, come molte altre, è finita a testa in giù dopo l'emergenza Covid-19 che ha toccato anche la città in cui vive e la sua scena notturna. Dopo un attimo di smarrimento la decisione: lanciare un'etichetta e una compilation gratuita di 12 brani “SL001 against Covid19”, con artisti internazionali, per tradurre in suoni quello che era un sentimento diffuso.

Ciao Michelle, ci vuoi raccontare come sei finita a Berlino?
Nel 2013 ho avuto la mia prima esperienza a Berlino dove il destino mi ha portato attraverso un programma URC per imparare il tedesco dopo il diploma di assistente di farmacia. 

Hai sempre avuto la passione per la musica elettronica? 
Avevo già una forte passione per la musica elettronica, sono cresciuta con la musica in casa, mio padre aveva un piccolo studio in casa e di 3 fratelli ero l'unica che sin da bambina stava serate intere insieme a lui a osservare i suoi esperimenti musicali, inutile dire che é iniziata giocando con i synth e il mixer di mio padre.

Fai anche dj set?
Diciamo che sto imparando, il mio mondo è più quello della produzione musicale, non mi ritengo capace a sufficienza per fare un dj set.. ma lo ritengo un modo interattivo di ascoltare musica e ogni tanto mi ci diverto anch'io. Mentre la produzione musicale per me é molto più introspettiva, la ricerca del suono che rappresenta me stessa e le mie emozioni. Insomma un linguaggio che in pochi parlano ma tutti percepiscono.

Parlaci dell'iniziativa, come ti/vi è venuta in mente?
La mia iniziativa é nata con l'idea di una challenge, partita in realtà quasi per scherzo, e con l'aiuto di persone che hanno creduto nel mio progetto é diventata la vera e propria apertura di una nuova etichetta, SCHLECHTE LAUNE records, che tradotta dal tedesco significa “malumore”.
Si tratta di una iniziativa no profit, basata sul rilascio di una compilation in digitale, a cui hanno preso parte 12 artisti che insieme a me hanno dedicato il loro tempo alla produzione di un brano che rappresentasse il loro mood durante il lockdown.
Con mia grande sorpresa hanno partecipato anche due noti artisti della scena - MLZ (IT) di GENAU recordings (Torino /IT) , parte del duo EXILLES (Involve records) e Victoria.52 (Parigi /FR). Insieme a noi anche un altro ragazzo ticinese, Aris Pedrioli (Bellinzona, 23) con la sua traccia "unicorn".

Com'è il mood fra i dj che conosci, c'è tanta preoccupazione?
Quelli che conosco sono piuttosto confusi per quello che riguarda la programmazione, insomma le agenzie sono un po' in ansia perché si tratta di riorganizzare parecchie date. Diversi festival come club hanno cercato di mantenere la loro “attività”, sebbene in questo modo
poco proficua, ripiegando sul live streaming.

Hai qualcosa di particolare da dirci sul tuo pezzo?
Il mio brano, intitolato “Aria”, sebbene non mi soddisfi ancora del tutto per la mia conoscenza del sound design e abilità nel valorizzare il suono, é stato uno step importante per me perché pur essendo un brano decisamente melodico, lascia all'ascoltatore una buona interpretazione dei miei sentimenti riguardo a questa situazione di pandemia mondiale.
Il synth speranzoso e alcuni effetti noise che ho creato danno la sensazione di costrizione e soffocamento sociale. Il kick e il basso stanno a dimostrare la forza con cui possiamo combattere per rialzarci in piedi. Tutto questo ho voluto farlo correre a meno bpm di quelli utilizzati da me di solito (in genere le mie tracce sono superiori al 140bpm) per dimostrare quanto le cose stiano andando per tutti a rilento. Il titolo, "Aria", é dedicato a ciò che il Covid toglie a noi ma sta restituendo alla natura.

Come immagini il futuro dei club? Riapriranno o cambierà il modo di "fare la notte" e ascoltare musica Techno?
È estremamente difficile dire adesso come sarà il futuro dei club, ma io non la vedo troppo rosea, credo che la maggioranza dei club più rinomati (che a mio parere avevano già preso una piega più commerciale negli ultimi anni) saranno costretti ad allentare un pochino le loro selezioni per garantire lo stesso guadagno di prima.
Al momento a Berlino é stata annunciata la possibilità di riprendere le attività per coloro che dispongono della possibilità di ripiegare su eventi open air, il che non mi dispiace affatto, ma allo stesso tempo rimpiango e non vedo l'ora di poter tornare a frequentare alcune precise location.

Che ne pensi degli eventi in streaming?
Sono del parere che sia una buona soluzione per chi ha la possibilità di montare un live streaming che garantisca la qualità del suono.
Purtroppo non é a disposizione di tutti né il materiale necessario né la vera e propria competenza. Non tutti i dj sono ingegneri purtroppo, con SCHLECHTE LAUNE faremo partire a breve una serie di podcast degli artisti che hanno preso parte al progetto per rendere possibile a tutti comunque di farsi sentire, senza troppe complicazioni.

Adesso ti trovi in Ticino, giusto? Come lo hai trovato Ticino Covid-19?
Al momento mi trovo in Ticino, esatto. Questa scelta è solo una situazione provvisoria, non ho abbandonato nulla a Berlino.
Il Ticino Covid-19 è stato per me una bella batosta, insomma quando qua le cose andavano già molto male a Berlino ne percepivamo solo l'eco. È stato piuttosto traumatico per me sapere nel cuore della notte che il treno che avevo preso non sarebbe potuto arrivare in Svizzera come previsto.
Ho trovato un senso di ansia generale, ma questo mi ha anche permesso di ritrovare un po' il piacere di stare in famiglia, stare in giardino con il mio cane, apprezzare le cose semplici e ovviamente, la possibilità di fare una full immersion in studio.

Pensi spesso a Berlino cosa/chi ti manca di più?
La mia vita rimane comunque a Berlino. Ci tornerò presto, mi mancano tutti i miei amici, le mie meravigliose coinquiline e la foresta di Wuhlheide vicino a casa mia. Mi manca il modo in cui in quella città non ci sono orari, la sensazione di vivere al centro del mondo per quanto Berlino sia multiculturale... e, qualcuno riderà, ma mi manca anche parlare tedesco.

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