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STATI UNITI"Parasite" pigliatutto spegne il sorriso di Joker

10.02.20 - 06:34
Il film sudcoreano di Bong Joon-ho si è aggiudicato quattro statuette. Joaquin Phoenix è miglior attore. Oscar anche per Brad Pitt
Keystone
“Parasite” è stato il protagonista assoluto nella notte degli Academy.
“Parasite” è stato il protagonista assoluto nella notte degli Academy.
"Parasite" pigliatutto spegne il sorriso di Joker
Il film sudcoreano di Bong Joon-ho si è aggiudicato quattro statuette. Joaquin Phoenix è miglior attore. Oscar anche per Brad Pitt

LOS ANGELES - È la prima pellicola non in lingua inglese ad aggiudicarsi l’Oscar per il miglior film. Un risultato storico. “Parasite” è stato il protagonista assoluto nella notte degli Academy. Miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film internazionale. Al Dolby Theater la pellicola sudcoreana di Bong Joon-ho, già Palma d’oro a Cannes, si è presa tutto. «Ringrazio Scorsese e Tarantino - ha detto il regista sul palco -. Todd (Phillips) e Sam (Mendes) vi ammiro. Vorrei avere una motosega e condividere questo Oscar con tutti voi. Pensavo che, dopo aver vinto come miglior film internazionale, la serata fosse finita. Mi stavo rilassando, grazie mille». Il sudcoreano ha omaggiato "il più grande": «Quando ero nelle scuole di cinema si diceva "più si è personali, più si è creativi". Una citazione del grande Martin Scorsese». Una dedica personale dal palco che, nonostante il suo "The Irishman" non abbia vinto nulla, è valsa a Scorsese una standing ovation da parte di tutta la sala.

Il grande favorito, “1917”, ha ricevuto tre riconoscimenti, ma tutti in ambito tecnico: miglior fotografia, migliori effetti visivi e miglior sonoro. 

Nessuna sorpresa per il premio al miglior attore protagonista. Joaquin Phoenix è salito anche sul palco del Dolby Theater. E nel suo discorso, l’ennesimo dopo i premi per l’incredibile performance in “Joker”, ha parlato di disuguaglianze, di “razza”. E ha concluso con un concetto molto personale: «Io ho fatto cose terribili nella mia vita, sono stato un collega difficile ma tanti che sono in questa sala mi hanno dato una seconda opportunità. Qui viene il meglio dell'umanità. Quando mio fratello aveva 17 anni ha scritto queste parole: “Corri verso il rifugio con amore e troverai la pace”». Hildur Guðnadóttir, violoncellista e compositrice islandese, unica donna nominata in questa categoria, si aggiudica il premio per la migliore colonna sonora originale di “Joker”. La miglior attrice protagonista è Renée Zellweger, favorita per la sua interpretazione dell’icona Garland in “Judy”.

Brad Pitt si è aggiudicato la sua prima statuetta come miglior attore non protagonista per il ruolo di Cliff Booth in “C’era una volta a… Hollywood” (nel 2014 lo vince come produttore per “12 anni schiavo”). E se nel film interpretava uno stuntman degli anni Cinquanta, ombra di Rick Dalton, quello stesso grande attore era al suo fianco nella serata degli Oscar. Ed è stato proprio Leonardo Di Caprio il primo che Brad Pitt ha abbracciato. «Non potrei non essere tuo amico», gli ha poi detto dal palco, prima di dedicare il premio ai suoi figli. Il film di Quentin Tarantino, ringraziato da Pitt per essere «originale, unico, più che raro», si è aggiudicato anche la migliore scenografia.

Miglior sceneggiatura non originale a “Jojo Rabbit”, dedicato dal regista neozelandese a «tutti i bambini del mondo che vogliono fare arte e narrare storie». Migliori costumi per “Piccole donne” di Greta Gerwing, donna regista non nominata per quel ruolo ma per la sceneggiatura. Miglior attrice non protagonista è Laura Dern, alla sua terza nomination, per “Storia di un matrimonio”. “Le Mans ‘66 - La grande sfida” vince per il miglior montaggio e miglior montaggio sonoro. L’Oscar per la miglior canzone originale va a Elton John e Bernie Taupin per “(I’m Gonna) Love me Again” del film “Rocketman”. Per il cantante britannico è la seconda statuetta dopo quella del 1995 per “Il Re Leone”.

Toy Story 4” è il primo franchise a vincere per due volte l’Oscar (“Toy Story 3” nel 2011). Il premio per il miglior cortometraggio animato, andato a “Hair Love”, è stato dedicato a Kobe Bryant. C’è posto anche per Barack e Michelle Obama, fondatori della Higher Ground Productions che si è aggiudicata l’Oscar a migliore documentario con “American Factory”. "Bombshell" si è aggiundicato l'Oscar per miglior trucco e acconciature.

Anche quest’anno la serata degli Academy non ha avuto un presentatore, ma al Dolby Theatre si sono esibiti diversi artisti e sono saliti sul palco grandi attrici e grandi attori. Una serata ricca di musica, con Billie Eilish, Elton John Cynthia Erivo accompagnata da un coro gospel sul palco e da una standing ovation in sala. In apertura di serata Janelle Monae e Billy Porter hanno dato il via, insieme al corpo di ballo, a uno show tutto musical. Steve Martin e Chris Rock dal palco hanno ricordato come tra i candidati registi mancassero «un po' di vagine». Nello show anche Idina Menzel, ma anche le tante altre Elsa di "Frozen II" dei diversi doppiaggi internazionali. Eminem a sorpresa ha fatto ballare Brad Pitt e Leonardo Di Caprio con "Lose Yourself" di vent'anni fa. E poi Randy Newman si è seduto al piano. 

Sono stati assegnati complessivamente ventiquattro premi Oscar. Sul red carpet Spike Lee ha voluto omaggiare Kobe Bryant, indossando uno smoking viola e oro con il numero 24 applicato sulla giacca. Lee nel 2009 diresse il documentario "Kobe: Doin' Work". Natalie Portman si è presentata con un mantello sui cui bordi erano stati ricamati i nomi delle registe donna non prese in considerazione agli Academy, tra cui Greta Gerwig ("Little Women"), Lorene Scafaria ("Hustlers") e Lulu Wang ("The Farewell").

 
 
 
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