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CINEMALa Lara Croft di Alicia Vikander è una bomba ma il film fa fatica a starle dietro

15.03.18 - 06:01
"Tomb Raider" ritorna al cinema in versione reinventata e con una protagonista dal fisico d'acciaio, il resto però non è sempre all'altezza
La Lara Croft di Alicia Vikander è una bomba ma il film fa fatica a starle dietro
"Tomb Raider" ritorna al cinema in versione reinventata e con una protagonista dal fisico d'acciaio, il resto però non è sempre all'altezza

LUGANO - Sono passati 7 anni dalla scomparsa di suo padre durante una delle sue misteriosi "missioni", ma Lara proprio non riesce a farsene una ragione. Per questo rifiuta di firmare le carte dal notaio per la (colossale) eredità, e vive un'irrequieta vita fatta di mezzucci per sbarcare il lunario. 

«Quindi firmo qui e papà è morto?» - Un giorno però qualcosa le farà cambiare idea e deciderà di seguire le tracce di papà proprio là dov'era scomparso: su di uno sperduto atollo nel bel mezzo del Mare orientale, dove stava cercando di rinvenire le spoglie di un'antica regina giapponese dotata di magici poteri. Il viaggio prenderà una piega decisamente avventurosa grazie a Trinità, un'organizzazione decisamente bellicosa, che per i resti centenari è disposta a fare qualsiasi cosa.

Niente curve, solo muscoli - Sono queste le premesse di "Tomb Raider", reboot della saga della celebre archeologa videogiocosa Lara Croft, che si rilancia come già aveva fatto su console nel 2013 facendo tabula rasa e riadattandosi ai tempi che corrono. Dimenticatevi quindi la Lara prosperosa, labbra a canotto e pantaloni a mezza coscia portata sullo schermo da Angelina Jolie all'inizio dei 2000.

Una donna tutta azione - La nuova Miss Croft, interpretata da una scintillante Alicia Vikander, ha il fisico scolpito dal crossfit, è esile, scattante e non ha paura di sporcarsi di sangue e di fango. È decisamente meno "Barbie" e più "Action Woman", se vogliamo. Un personaggio tridimensionale, una supereroina molto umana, nata - guarda caso - dalla penna di due scrittrici che hanno sceneggiato proprio il sopracitato titolo uscito nel 2013.

Come il videogioco (del 2013) - La pellicola, diretta dal seminoto regista norvegese Roar Uthaug, segue abbastanza fedelmente il canovaccio del videogioco concedendosi però anche reinvenzioni sostanziali. Gli ingredienti ci sarebbero tutti: azione, avventura e misteri in stile "Indiana Jones", movimenti di camera mozzafiato e un'ottima fotografia. Ma non tutto scorre sempre per il verso giusto.

Lei è una bomba, il resto... meh - Se da una parte la Vikander con le sue nuove spalle tornite a portarsi tutto il film sul groppone ci prova, dall'altro è vero che il resto del cast non è particolarmente brillante. Unica eccezione lo spiritato antagonista Vogel interpretato dal sempre bravo Walton Goggins (lo avete visto nei "The hateful eight" di Tarantino). A sgraziare ancora di più le cose poi pure Uthaug ci mette del suo, affannando il generalmente buon ritmo del film con flashback assolutamente inessenziali e che potevano essere gestiti assai meglio. 

Non male, ma resta un po' l'amaro in bocca - Insomma, un po' un peccato ma non è che questo "Tomb Raider" sia poi un disastro, ci mancherebbe. Soprattutto nella prima metà e verso la fine, tiene veramente incollati allo schermo. E considerando che praticamente nessuno è mai riuscito ad azzeccare una traduzione sul grande schermo di un videogioco, non è affatto cosa da poco.

"Tomb Raider" è nelle sale ticinesi da questa sera, giovedì 15 marzo.

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