La presentatrice: «Bisognerebbe parlarne di più, le donne siano imperfette»
ROMA - Da tempo Antonella Clerici propone di sé un’immagine di donna forte e serena, in grado di accettare i propri difetti - o meglio, quello che molti individuano come tali - e trasformarli in elementi unici della propria personalità. La conduttrice tv ne ha parlato a Repubblica e le sue parole appaiono quasi come un manifesto della body positivity femminile.
«Se penso al vestito indossato a Sanremo nel 2010, alla mia età non lo metterei più», le parole al quotidiano della Clerici, che attribuisce la sua trasformazione all’età. “Credo che tutta Italia conosca i miei disturbi per la menopausa - afferma la 58enne -. E bisognerebbe parlarne di più, non c’è niente da vergognarsi. Le mie spettatrici sono cresciute con me: anche a me cedono parti del corpo che prima stavano su. Mica sono diversa dalle altre».
La Clerici ha trovato nell’onestà con sé stessa e con il pubblico la chiave per la serenità: «Non mi metto in competizione (con altre donne, ndr), sono una donna piacente con i suoi difetti. Se sono fuori forma lo dico, il rapporto col pubblico è diretto».
Anzi secondo la conduttrice il suo essere “diversa” dagli standard femminili proposti dalla tv è stata la chiave del suo successo. «Ho avuto successo grazie alla mia imperfezione - aggiunge la Clerici -. Alle ragazze dico: siate imperfette, diverse, anzi uniche, come dice la meravigliosa Drusilla Foer. Io ero sempre troppo: troppi chili, troppo riccia, troppo bionda».
Ad alimentare la sua autostima sono anche le attenzioni del compagno Vittorio Garrone. «Si è dimostrato l’uomo fantastico che è - ammette la Clerici -. Quando gli dico: "Amore, sono ingrassata, ho la cellulite", mi risponde: "Stai benissimo"».