In Germania l'aumento negli ultimi quattro anni è stato del 58,5%, in Francia dell'11,3%
BERNA - Negli ultimi quattro anni, in Svizzera, il prezzo al consumo del burro è rimasto stabile a un livello di 11,87 franchi al chilogrammo. Il rincaro è stato molto più massiccio nei Paesi confinanti: +58,5% in Germania, +45,8% in Austria, +11,3% in Francia. Lo indica in una nota odierna l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG).
Anche dal confronto tra agosto 2016 e agosto 2017 emerge un rialzo considerevole del prezzo del burro in Germania (+89,5%) e in Austria (+71,3%), mentre nello stesso periodo nella Confederazione il prezzo è rimasto pressoché invariato (+0,8%). L'incremento nei Paesi limitrofi è riconducibile, tra l'altro, a una scarsa offerta sul mercato europeo.
Malgrado ciò il prezzo del burro è tuttora più alto in Svizzera rispetto ai Paesi vicini a causa del più elevato costo della vita, ma soprattutto della protezione doganale, precisa ancora l'UFAG. Generalmente il prezzo nel commercio al dettaglio in Germania, in Austria e in Francia rappresentava rispettivamente il 35,2%, il 51,9% e il 61,9% di quello in vigore in Svizzera.
L'UFAG indica tuttavia che il raffronto tra i diversi Paesi è ostacolato dalla difficoltà di trovare prodotti identici e comparabili. Gli articoli scelti sono stati il burro da cucina per la Svizzera, il burro di marca tedesco e il burro austriaco (Teebutter).