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SVIZZERAPMI: lo shock del franco è superato, barometro UBS in rialzo

07.06.18 - 12:19
Un livello analogamente elevato si era registrato nel 2011 prima della forte rivalutazione della moneta nazionale
Keystone
PMI: lo shock del franco è superato, barometro UBS in rialzo
Un livello analogamente elevato si era registrato nel 2011 prima della forte rivalutazione della moneta nazionale

BERNA - Lo shock del franco sembra essere ormai alle spalle: da gennaio ad aprile, il barometro delle piccole e medie imprese (PMI) di UBS è infatti salito da 0,50 a 1,14 punti. Un livello analogamente elevato si era registrato nel 2011 prima della forte rivalutazione della moneta nazionale rispetto all'euro, scrive oggi il leader bancario elvetico.

Nello stesso periodo in rassegna, anche il barometro delle grandi imprese è cresciuto, passando da 0,80 a 1,14 punti, fa sapere in una nota l'istituto finanziario. Entrambi gli indicatori si situano dunque nettamente al di sopra della media a lungo termine di zero punti.

Di recente la situazione economica è leggermente migliorata per entrambe le categorie di aziende nel settore dell'edilizia, ma anche per gli studi di architettura e ingegneria. Come in passato, i valori nell'edilizia riguardanti la valutazione generale della situazione degli affari hanno continuato a divergere, con l'utile sempre in calo e i prezzi in stagnazione.

Nel settore dei servizi, dopo un inizio di anno debole le grandi imprese sono state più dinamiche, ma pure per le PMI il business è valutato positivamente. Queste ultime si sono mostrate leggermente più ottimiste sul futuro andamento dei prezzi, anche se all'orizzonte si profila un calo, precisa UBS.

La differenza fra le due categorie è stata invece marcata per quanto riguarda il commercio al dettaglio. Da un lato le società più grosse sono migliorate in ogni sottoindicatore, dall'altro le PMI hanno incontrato non poche difficoltà. La debolezza del franco svizzero nei confronti dell'euro ha alleviato la situazione solo in parte.

Un quadro analogo si osserva nel segmento del turismo. Le piccole e medie imprese hanno dovuto affrontare anche nel secondo trimestre una contrazione dei ricavi, mentre quelle di dimensioni maggiori sono tornate a far segnare introiti in aumento.
 
 

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