A poco sono servite le restrizioni imposte dalle autorità finanziarie cinesi e coreane
NEW YORK - Non bastano le misure restrittive imposte dalle autorità finanziarie dalla Cina alla Corea del Sud: Bitcoin e le altre "criptovalute" tornano a correre, mostrando che per gli investitori globali il crollo di lunedì, -11% dopo il divieto della banca centrale cinese alle offerte iniziali di vendita, si è dimostrato più un'opportunità di acquisto che un'efficace contromisura.
Il Bitcoin cash, una valuta clone del Bitcoin, guadagna oltre il 18% a 651 dollari. Le quotazioni di Bitcoin segnano un rialzo del 4,7% a 4.651 dollari e volano anche le altre criptovalute, in piena sfida a Pechino, che ha vietato le 'Ico' - le offerte iniziali di cash in questo tipo di valuta virtuale - a Seul e Hong Kong, che promettono di rafforzare le misure punitive.
Il mercato delle Ico è cresciuto esponenzialmente nel 2017, raggiungendo oltre 1.800 miliardi di dollari. Secondo Sebastian Quinn-Watson di Blockchain Global, un operatore di mercato in Bitcoin, la stretta delle autorità non farà che rafforzare il mercato, togliendo di mezzo gli operatori illegittimi.