Cerca e trova immobili

BERNACrollo nel 2009 per import ed export svizzeri

04.02.10 - 09:34
Crollo nel 2009 per import ed export svizzeri
BERNA - Il 2009 è stato un annus horribilis per il commercio estero svizzero, che ha subito un collasso non più registrato da parecchi decenni.

Dopo le cifre record del 2008, le esportazioni sono scese del 12,6%, la contrazione più forte dal 1975, mentre le importazioni hanno subito una flessione del 14,3%, un dato mai registrato dalla Seconda guerra mondiale. Import ed export sono così tornati al livello del 2006. Stando a quanto comunica oggi l'Amministrazione federale delle dogane (ASD) vi sono però segnali di ripresa nell'ultimo trimestre.

Le esportazioni si sono fissate a 180,3 miliardi di franchi (-14,7% in termini reali), le importazioni a 160,1 miliardi (-9,5% in termini reali). La bilancia commerciale ha chiuso con un'eccedenza record di 20,2 miliardi di franchi, ossia 717 milioni in più del 2008.

Negli ultimi tre mesi dell'anno il calo dell'export si è attestato al 4,1% (reale: -7,3%), a fronte di flessioni del 14,3% nel terzo trimestre e del 19,2% nel secondo, stando alle cifre fornite dall'ASD.

Nel periodo in esame 7 comparti su 10 hanno subito crolli compresi tra il 15 e il 31%. La performance peggiore è stata registrata dall'industria metallurgica, con un -31,3% (a 10,5 miliardi), seguita da quella delle macchine e dell'elettronica (-22,9% a 33,8 miliardi), dall'orologeria (-22,3% a 13,2 miliardi) e dall'industria tessile (-21,5% a 1,6 miliardi).

Poco al di sotto del -20% l'industria delle materie plastiche (-19,7% a 3,4 miliardi) e l'industria della carta e grafica (-18,4% a 2,9 miliardi). Segue poi con il -15,5% il settore dell'abbigliamento (1,8 miliardi). Ha invece fatto meglio il comparto degli strumenti di precisione (-7,2% a 13,8 miliardi).

Stabilità per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco, con un -0,2% a 7,1 miliardi di franchi, ramo trascinato dalle esportazioni di caffè (+20,6% a 1 miliardi di franchi). Stagnazione anche per l'industria chimico-farmaceutica, il pilastro principale dell'export elvetico: -0,3% a 71,7 miliardi di franchi. Le consegne al di fuori dei confini nazionali di mediciali e prodotti diagnostici, voce principale della categoria, hanno registrato un incremento del 5,2% a 58,1 miliardi di franchi.

A livello regionale, le vendite all'Unione europea sono diminuite da un anno all'altro del 14,7% a 108,9 miliardi. Le forniture alla Germania sono scese del 16% (a 35,1 miliardi), quelle all'Italia del 15,2% (a 15,5 miliardi) e quelle alla Francia del 14,3% (a 15,2 miliardi).

ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE