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STATI UNITI«Trump, brucia all’inferno»: una lapide di Halloween spacca il quartiere

27.10.17 - 06:00
Per chi l'ha posata si tratta di libertà di espressione. Per una vicina, invece, di mancanza di rispetto: «Se ne torni al suo Paese»
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«Trump, brucia all’inferno»: una lapide di Halloween spacca il quartiere
Per chi l'ha posata si tratta di libertà di espressione. Per una vicina, invece, di mancanza di rispetto: «Se ne torni al suo Paese»

CORTLAND - A carnevale, rispettivamente ad Halloween, ogni scherzo vale? E, soprattutto, la libertà di espressione sancita dal Primo emendamento della Costituzione americana può spingersi a tanto? Una cittadina dello Stato di New York è alle prese con questi interrogativi dopo che, per Halloween, un suo abitante ha allestito una macabra decorazione che prende di mira il presidente americano Donald Trump sul vialetto di casa propria.

Si tratta di una lapide con disegnato un teschio e con la scritta “D. Trump, brucia all’inferno". Ad accompagnarla c’è una finta scena del crimine delimitata da un nastro giallo e un fagotto avvolto in sacchi di plastica nera che vuole sembrare un cadavere coperto. Il suo autore è Fabian Vergara, che in quell’abitazione di Cross Lane vive con la moglie e i suoi figli.

«Lo faccio per divertimento. Era uno scherzo», dichiara a Usa Today. «Mi piace Halloween quindi non ci vedo niente di male, siamo in un Paese libero», aggiunge. Di tutt’altro avviso è una sua vicina che, disgustata, ha contattato le autorità per far rimuovere la decorazione. «Voglio capire fino a dove arriva la libertà di espressione», ha affermato Theresa Gucciardo-Perry. La donna vuole inoltre che il vicino “burlone” sia cacciato: «Fabian deve andarsene dal nostro quartiere», ha aggiunto.

Vergara, inizialmente incline a lasciar perdere la sua trovata e rimuovere la finta lapide, è tornato sui suoi passi quando Gucciardo-Perry l’ha invitato a tornarsene «nel suo Paese», l’Ecuador. «Non è giusto, non è il modo di trattarmi», valuta l’uomo. La vicina, dal canto suo, sottolinea di averlo «accolto nel quartiere» quando vi si è trasferito con la famiglia 10 mesi fa, ma di non tollerarlo più dopo il suo gesto: «Si tratta di Halloween o di politica?», si chiede. «Non ti piace com’è qui? Vattene via allora», aggiunge.

Gucciardo-Perry non sarebbe una fan sfegatata dell’attuale presidente: «Sappiamo che Trump non dice cose belle, ma bisogna essere rispettosi dell’autorità e del dibattito politico», spiega. «Lotto per quello in cui credo», conclude.            

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COMMENTI
 

Corsica 6 anni fa su tio
poveretti........ i ga nient da fa!!! Svizzera per piccina che tu sia fai un baffo a tutti! OPS SWISS! Fiero di esserlo!
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