Cerca e trova immobili
Dal Mondo

MARVECS PHARMA: PRESIDIO A MILANO CONTRO 200 LICENZIAMENTI

MARVECS PHARMA: PRESIDIO A MILANO CONTRO 200 LICENZIAMENTI
Milano, 1 feb. - (Adnkronos) - Presidio, stamattina, davanti alla sede di Assolombarda, da parte un gruppo di lavoratori della Marvecs-Pharma. I dipendenti hanno manifestato "contro l'annunciato licenziamento in Italia - spiega Piergiorgio Tagli...

Milano, 1 feb. - (Adnkronos) - Presidio, stamattina, davanti alla sede di Assolombarda, da parte un gruppo di lavoratori della Marvecs-Pharma. I dipendenti hanno manifestato "contro l'annunciato licenziamento in Italia - spiega Piergiorgio Tagliabue, il segretario generale della Femca Cisl di Milano- di 200 informatori scientifici del farmaco, tutti laureati, motivato con la grave situazione finanziaria".

Le cause di questa crisi, secondo Tagliabue, vanno ricercate nella "propria mania di grandezza; l'azienda e' cresciuta troppo in fretta, in modo spregiudicato, con l'intento di fare cassa e senza una strategia industriale". Marvecs-Pharma, fondata nel 2002, e' specializzata nella promozione per conto terzi di farmaci generici. Oggi ha 1.200 dipendenti. "In questi anni -continua Tagliabue- tramite cessioni di rami d'azienda, ha assorbito centinaia e centinaia di informatori provenienti dalle multinazionali del settore, solo 500 dei quali dalla Pfizer. In occasione di quelle cessioni -sottolinea Tagliabue- il sindacato ha siglato specifici accordi di garanzia, che impegnavano la Marvecs a non licenziare per un periodo minimo di tre anni. Chiediamo il rispetto di quegli accordi".

In concomitanza con il presidio si e' tenuta un incontro tra le parti presso l'associazione imprenditoriale che, pero', secondo quanto riferito da Tagliabue, non ha dato alcun esito positivo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE