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ITALIASe il Capitano imbarca acqua... I bookmaker per il dopo Salvini

27.09.22 - 19:45
Il leader del Carroccio sul banco degli imputati dopo il crollo alle urne. E ora lo scarica anche qualche "big"
AFP
Se il Capitano imbarca acqua... I bookmaker per il dopo Salvini
Il leader del Carroccio sul banco degli imputati dopo il crollo alle urne. E ora lo scarica anche qualche "big"

ROMA - Quando una squadra vince, al fischio finale festeggiano tutti. Da quello che ha segnato tutti i gol fino a quello che, anche se l'avversario in campo non era poi un granché, ha messo a referto più passaggi sbagliati di quelli che ha azzeccato. Ma quando i cori da stadio si spengono, nello "spogliatoio" arriva prima o poi anche il momento di fare i conti. Accade nello sport ma anche nella politica, come ben suggerisce il momento post-elettorale della Lega e di Matteo Salvini, nella duplice veste di segretario (che in molti vorrebbero uscente) e "imputato".

E mentre il congresso del Carroccio rimane, per il momento, una sagoma poco definita sullo sfondo, un primo processo al leader leghista sarebbe già andato in scena in queste ore tra le mura di Via Bellerio, dove è stato convocato il Consiglio federale della Lega per, formalmente, fare «un'attenta analisi del voto». Così ha parlato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha affermato ai media del Belpaese di non ritenere a rischio la leadership di Salvini. Neanche alla luce del crollo certificato domenica dalle urne.

Ma quella su cui si muove il "Capitano" è una parabola discendente di ormai lungo corso. Che ha il suo innesco nella sfiducia al primo governo Conte, di cui era vicepremier. Il rumore della base leghista in sottofondo si è fatto da quel momento sempre più forte e difficile da ignorare, raggiungendo importanti "quotazioni" in decibel agli inizi del 2022, con la partita persa in occasione della riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale. In quel rumoreggiare sempre più intenso oggi si distinguono voci ben più riconoscibili. Una su tutte quella dell'ex ministro, e già "governatore" lombardo, Roberto Maroni che ha fatto partire una bordata all'indirizzo di Salvini dalle colonne de "Il Foglio".

«Il congresso straordinario della Lega ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma, per adesso, non faccio nomi». Colpito, di certo. Affondato non ancora. Ma è innegabile che la nave del "Capitano" stia imbarcando sempre più acqua.

Ma quale potrebbe essere il nome, o forse i nomi, nella testa di Maroni? Le prime ipotesi formulate dalla stampa italiana ricadono sull'attuale governatore veneto Luca Zaia e su Massimiliano Fedriga, oggi presidente del Friuli Venezia-Giulia e con un decennio di attività a Montecitorio in curriculum. Ma dal "borsino" dei bookmaker sui possibili successori di Salvini emergono, più distanti, anche i nomi di Massimo Garavaglia e quello di Giancarlo Giorgetti. Distanti perché "macchiati" anch'essi da quell'esperienza draghiana che ha dissanguato nell'urna tutti quelli che sono entrati in contatto con la sua, ormai famigerata, "agenda".

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