La Bce, nella riunione odierna, ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso l'istituto rimarranno invariati rispettivamente allo 0,75%, all'1,50% e allo 0,00%.
Molto atteso era il discorso di Draghi. L'ex governatore della Banca d'Italia ha detto che le modalità per le nuove misure non standard che la Bce potrebbe adottare "saranno decise nelle prossime settimane". I governi devono attivare i fondi di salvataggio Efsf ed Esm quando ci sono le condizioni. Il consiglio Bce "nel suo mandato e nella sua indipendenza potrebbe fare interventi diretti sui mercati" nelle prossime settimane, ha rilevato il presidente, aggiungendo che "i paesi della zona euro devono attuare le riforme" e le raccomandazioni ricevute.
I mercati hanno reagito male: l'euro è sceso rispetto al dollaro, i differenziali di rendimento fra i Bund tedeschi e i titoli di stato italiani o spagnoli sono aumentati e le borse bruscamente arretrate: Madrid perde il 5%, Milano il 3%. Zurigo ha azzerato i guadagni, ma riesce per un soffio a mantenersi positiva.