Le società esterne, che secondo alcuni rapporti impiegano migliaia di persone, avranno tempo fino a gennaio 2020 per introdurre il requisito
NEW YORK - Google chiederà alle aziende terze di garantire ai lavoratori un salario minimo di 15 dollari e anche benefici relativi all'assistenza sanitaria. Big G risponde a una richiesta dei suoi dipendenti di non pagare meno di loro chi lavora per gli appaltatori.
Le società esterne, che secondo alcuni rapporti impiegano migliaia di persone, avranno tempo fino a gennaio 2020 per introdurre il requisito del salario minimo e fino a gennaio 2022 per mettersi a posto con l'assistenza sanitaria.
Tra i nuovi requisiti imposti da Google agli appaltatori, 12 settimane di congedo parentale retribuito e un rimborso di 5000 dollari l'anno per acquisire nuove competenze. La forza lavoro a contratto nel settore tecnologico spesso viene pagata di meno e ha meno vantaggi rispetto ai dipendenti a tempo pieno che lavorano per giganti della tecnologia.
Lo scorso anno Microsoft ha inserito l'obbligo del congedo parentale retribuito alle società esterne. Mentre Amazon a ottobre ha raddoppiato il salario minimo dei suoi dipendenti portandolo a 15 dollari.
Negli ultimi anni i dipendenti di Google hanno fatto fronte comune su diverse questioni, riuscendo ad ottenere dei dietrofront della società: hanno criticato il progetto di un motore di ricerca 'epurato' in Cina, che è stato momentaneamente accantonato, e hanno fatto cambiare idea a Google su Project Maven, la collaborazione col Pentagono finalizzata all'impiego dell'intelligenza artificiale dell'esercito Usa durante le missioni nelle zone di conflitto.