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Si punta in particolare ai settori: Difesa, farmaceutico, alimentare e aviazione civile
NEW DELHI - Il governo indiano ha varato oggi misure per facilitare l'afflusso di investimenti esteri (Fdi) nell'economia nazionale - in particolare nei settori della Difesa, farmaceutico, alimentare e dell'aviazione civile - per stimolare la creazione di posti di lavoro e infrastrutture.
In un comunicato diffuso al termine dell'odierno consiglio dei ministri si indica che "si tratta della seconda più importante riforma dopo i cambiamenti radicali annunciati nel novembre 2015". E si sottolinea che nell'anno fiscale 2015-16, gli investimenti esteri sono stati di 55,46 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto ai 36,04 miliardi del periodo 2014-15.
In base alle nuove disposizioni, società straniere potranno controllare, con una approvazione governativa, fino al 100% compagnie per la produzione e la commercializzazione di alimentari prodotti in India.
Nel settore della Difesa sarà automatica l'autorizzazione per l'acquisizione del 49% del capitale di una impresa, ma per quote superiori a questo livello sarà necessaria una approvazione del governo che verrà data in base ad una effettiva opportunità per l'India di produrre con tecnologie di ultima generazione.
Per quanto riguarda poi il settore farmaceutico, la normativa permette un controllo estero al 100% automatico per i nuovi impianti e con ok del governo per quelli già esistenti. Una forte liberalizzazione è poi stata varata anche per il settore dell'aviazione civile, dove ora i capitali stranieri potranno arrivare fino al 100% del pacchetto azionario di aeroporti e di compagnie aeree per il trasporto di passeggeri e di merci.
