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STATI UNITIVw verso i 3.000 tagli, si dimette il capo del gruppo negli USA

10.03.16 - 20:18
Gli effetti del Dieselgate sul personale, diventano sempre più concreti
Vw verso i 3.000 tagli, si dimette il capo del gruppo negli USA
Gli effetti del Dieselgate sul personale, diventano sempre più concreti

NEW YORK - I temuti effetti del Dieselgate sul personale, diventano sempre più concreti: Volkswagen avrebbe intenzione di tagliare circa tremila posti entro la fine del 2017, nell'amministrazione. La notizia che l'agenzia Dpa attribuisce a fonti dell'impresa, sottolineando che nessuno rimarrebbe però senza lavoro, grazie alle garanzie in vigore per i dipendenti, arriva poche ore dopo l'annuncio a sorpresa del passo indietro di Michael Horn, alla guida del gruppo americano del colosso tedesco dell'auto dal 2014.

Il top manager "lascia con mutuo accordo, per proseguire altre opportunità concrete immediatamente", ha spiegato una nota di Vw, senza far alcun riferimento allo scandalo emissioni. Il suo posto, ad interim, verrà affidato a Hinrich J. Woebken, ex manager della BMW, che si insedierà ad aprile.

Horn era stato uno dei protagonisti della gestione del dieselgate: è lui che ha testimoniato al Congresso porgendo le scuse per l'azienda, e assicurando inchieste interne trasparenti, per far sì che violazioni come quelle scoperte dagli inquirenti americani non si ripetano in futuro. Ma sulle dimissioni del 54enne sono possibili al momento soltanto speculazioni: addirittura il consiglio di sorveglianza è rimasto spiazzato dalla novità.

Sul fronte tedesco però, a surriscaldare l'atmosfera oggi è stata l'indiscrezione trapelata sul piano che prevede, entro la fine dell'anno prossimo, la cancellazione di una posizione amministrativa ogni dieci, senza toccare dunque il comparto produttivo.

Martedì scorso, al consiglio di fabbrica, in un'assemblea di 20 mila dipendenti, era stato Bernd Osterloh, capo del consiglio di fabbrica, a mettere in guardia l'azienda da ricadute occupazionali del terremoto conseguito all'emersione dei test truccati negli Usa.

E Osterloh oggi ha ribadito: "Non permetteremo che vengano cancellati posti di lavoro alla cieca e senza un piano". "Ci aspettiamo partecipazione e soprattutto una comunicazione che non segua il motto 'il presidio ha deciso'", ha aggiunto. Secondo le informazioni della Dpa, nessuno dovrebbe essere licenziato: i tagli sarebbero gestiti attraverso una serie di misure diversificate, ricorrendo agli orari ridotti per anzianità e lo stop al turn over, e accorpando posizioni.

Lo scandalo VW ha riguardato 11 milioni di veicoli diesel su scala mondiale, e l'impresa di Wolfsburg ha annunciato nei mesi scorsi accantonamenti per 6,7 miliardi per farvi fronte. Risorse che però non basteranno: il gruppo dovrà farsi carico delle denunce dei suoi clienti.

È di ieri la notizia che i possessori di auto Vw truccate in Europa riunitisi in azioni legali collettive sono saliti da gennaio a 80 mila.

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COMMENTI
 

Microbo74 8 anni fa su tio
Volkswagen GAS AUTO....... Ihihihihihihihihi
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