La Fed taglia ancora i tassi di interesse

È la prima volta da fine 2022 che scendono sotto il 4%. Questa volta la riduzione è di un quarto di punto, il fedelissimo di Trump ha votato per arrivare a mezzo
NEW YORK - La Federal Reserve (Fed, la banca centrale statunitense) taglia i tassi di interesse preoccupata dall'andamento del mercato del lavoro, sul quale i «rischi sono aumentati». Ma guardando a dicembre una ulteriore riduzione è «tutt'altro che scontata»: andando avanti sarà «differente rispetto alla logica della gestione del rischio» che ha dominato nelle ultime riunioni, ha detto il suo presidente Jerome Powell gelando le attese di Wall Street. La reazione dei listini americani è stata immediata: dopo una seduta in positivo, hanno girato rapidamente al ribasso nonostante la spinta dell'azienda tecnologica Nvidia.
La riduzione del costo del denaro di un quarto di punto, la seconda consecutiva, ha mostrato una banca centrale americana divisa. La decisione non è stata presa all'unanimità: Stephen Miran, nominato dal presidente statunitense Donald Trump, ha votato contro preferendo una riduzione di mezzo punto. Jeffrey Schmid, il presidente della Fed di Kansas City, ha votato contro preferendo lasciare i tassi invariati.
Con il taglio di un quarto di punto il costo del denaro scende in una forchetta fra il 3,75% e il 4%, scivolando per la prima volta dalla fine del 2022 sotto il 4%. Per aiutare il mercato del lavoro, la Fed ha anche annunciato che dal primo dicembre fermerà la riduzione del suo bilancio, ovvero quel quantitative tightening avviato nel 2022 dopo aver acquistato miliardi di dollari di asset per stimolare l'economia durante la pandemia di Covid-19.
«Guardiamo agli annunci di licenziamenti con molta attenzione», ha messo in evidenza Powell, ammettendo che lo shutdown potrebbe avere effetto sulla riunione di dicembre della Fed. La mancanza di dati spinge la Fed a fare affidamento sulle rilevazioni dei privati e questo le consente di avere un quadro generale ma non dettagliato sullo stato dell'economia. Questo complica l'attività della banca centrale, già alle prese con i suoi obiettivi di politica monetaria - la stabilità dei prezzi e la massima occupazione - che si muovono in direzione opposte, creando tensione.
«L'incertezza sull'inflazione è il motivo per cui la Fed è cauta", ha detto Powell parlando di un mercato del lavoro che si sta raffreddando. Nonostante questo l'economia dovrebbe crescere quest'anno dell'1,6%. «Penso che la Fed abbia fatto finora quest'anno la cosa giusta".
Trump da mesi invocava una riduzione e non era stato accontentato sino a metà settembre, quando c'era stato un altro taglio di un quarto di punto.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!