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GIAPPONESEUna vittoria dolceamara per il #metoo giapponese

18.12.19 - 19:00
Shiori Ito ha infine avuto giustizia del collega giornalista che l'aveva violentata nel 2015: «Si chiude un capitolo, ma le ferite restano»
keystone-sda.ch (JIJI PRESS)
Una vittoria dolceamara per il #metoo giapponese
Shiori Ito ha infine avuto giustizia del collega giornalista che l'aveva violentata nel 2015: «Si chiude un capitolo, ma le ferite restano»

TOKYO - Ci sono voluti due anni in tribunale ma, alla fine, la giornalista freelance giapponese Shiori Ito ha avuto ragione dell'uomo che aveva abusato di lei.

Noriyuki Yamaguchi, 53enne professionista di grido della rete locale Tbs, era stato denunciato nel 2017 dalla donna di stupro, avvenuto due anni prima dopo una cena. A un certo punto, dopo un pasto a base di sushi, lei aveva perso i sensi e si era risvegliata solo durante l'atto.

Una scelta che aveva fatto molto scalpore e aveva reso Ito uno dei volti del movimento #metoo del Sol Levante. Il giudice, al momento della condanna, ha decretato «che il rapporto è avvenuto evidentemente contro la sua volontà», negando poi la richiesta d'appello.
Il risarcimento di 11 milioni di yen di danni (circa 10'000 fr.) è stato però ridotto a 3,3 milioni (circa 30'000 fr.).

Una vittoria agrodolce per la 30enne: «Se sono arrivata qui è solo per il supporto che ho ricevuto da molte persone. La sentenza chiude un capitolo, ma non cancella quello che è successo. Le ferite mi seguiranno per sempre».

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