I legali di Lee Hamm hanno presentato appello affermando che il decesso tramite una iniezione letale costituirebbe una punizione crudele e insolita
MONTGOMERY - La Corte Suprema dell'Alabama ha fissato al 22 febbraio l'esecuzione della condanna a morte inflitta a un detenuto di 61 anni, Lee Hamm, malato terminale di tumore al sistema linfatico e alla testa.
Lo rende noto Human Rights Watch (Hrw), aggiungendo che i legali di Hamm hanno presentato appello presso un Tribunale federale di Birmingham, Alabama, affermando che l'esecuzione con una iniezione letale costituirebbe una punizione crudele e insolita, in violazione dei diritti di Hamm in base all'ottavo emendamento riguardo alle sue condizioni di salute che hanno reso le sue vene «seriamente compromesse».
Hamm è stato giudicato colpevole dell'omicidio di un uomo, morto nel corso di una rapina avvenuta nel 1987. L'Alabama, scrive ancora Hrw, è uno dei 31 Stati Usa che ancora applica la pena capitale. Dall'inizio del 2017, 23 persone in otto Stati Usa sono stati messi a morte, tutti con iniezione letale.