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REGNO UNITO«Ero a 8 sedili dall’esplosione. Tutti si sono messi a correre. Era il caos»

15.09.17 - 15:06
La testimonianza di una 36enne a bordo del vagone colpito dall’attentato di questa mattina a Londra. Il sindaco Khan: «È caccia all'uomo»
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«Ero a 8 sedili dall’esplosione. Tutti si sono messi a correre. Era il caos»
La testimonianza di una 36enne a bordo del vagone colpito dall’attentato di questa mattina a Londra. Il sindaco Khan: «È caccia all'uomo»

LONDRA - «C’era una ragazza che urlava, “uscite dal treno!”. Ci siamo messi tutti a correre verso l’esterno e quando mi sono voltata ho visto le fiamme sulla parete della carrozza». A raccontarlo è G.W., una 36enne di origini sudafricane, che questa mattina si trovava sul treno della metro di Londra colpito dall’esplosione.

La 36enne, ancora in stato di shock, ha riferito al Guardian quanto avvenuto in quei concitati minuti. «Mi trovavo a otto sedili di distanza dal punto dell’esplosione. Quando è successo tutti hanno iniziato a correre fuori, inciampando gli uni sugli altri. Era il caos» ha spiegato. «L’esplosione non è stata grande ma tutto è avvenuto nel giro di pochi istanti», ha proseguito, spiegando inoltre che trovandosi in fondo al vagone la paura maggiore è stata quella «di dover passare vicino alle fiamme» per raggiungere l’uscita.

Una volta arrivata alle scale la strada era però bloccata. «Non ci lasciavano scendere. Probabilmente a causa della calca provocata da tutte le persone che tentavano di scappare». Scene di panico, con i passeggeri che non capivano cosa stesse succedendo. «In quel momento è arrivata una signora con i capelli parzialmente bruciati. Teneva una mano stretta sull’orecchio e ha detto “devo assolutamente scendere da qui”. E così tutti si sono fatti da parte e l’hanno lasciata passare, per raggiungere i soccorsi».

Momenti di paura in cui però la solidarietà riesce a dire la sua. «Ho visto un grande coinvolgimento emotivo. C’era un ragazzino, avrà avuto 10 anni, che stava andando a scuola da solo. Dopo l’esplosione era seduto sul pavimento, che piangeva spaventato. E tutti attorno a lui cercavano di tranquillizzarlo ed aiutarlo», ha raccontato la 36enne, sotto shock ma finalmente «sollevata per essere sfuggita al peggio».

I contorni dell’attentato "fallito", che ha provocato almeno 22 feriti, restano però oscuri. Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha confermato che una «caccia all’uomo» è attualmente in corso senza però precisare, per questioni di sicurezza, se questa riguardi una o più persone.

L'Isis esulta per l'attacco - Nel frattempo i sostenitori dell'Isis in Medio Oriente e in Europa stanno esaltando su internet l'attacco alla metropolitana di Londra.

Per il Mirror online, parlano di "secchio bomba", riferendosi al contenitore esplosivo ritrovato sulla carrozza della Tube che ha causato la deflagrazione e le fiamme, e lo definisco come una "prova" alla quale seguiranno altri attentati. Al momento comunque non c'è stata una rivendicazione dell'attentato.

L'ordigno poteva causare gravi danni - L'ordigno usato nell'attentato alla metropolitana di Londra è stato pensato per causare «gravi danni». Lo ha detto la premier britannica Theresa May al termine della riunione del comitato di emergenza Cobra.

«Fare speculazioni non aiuta nessuno», ha aggiunto May, bacchettando il presidente americano Donald Trump per aver scritto in un tweet, subito l'attentato sulla metropolitana di Londra, che si trattava di «persone malate e dementi che erano nel mirino di Scotland Yard».

Identificato un sospetto - La polizia britannica ha identificato un sospetto nelle indagini sull'attentato di questa mattina nella metropolitana di Londra.

Lo riferisce Skynews, precisando che la persona in questione risulta essere stata individuata grazie a immagini delle telecamere a circuito chiuso disseminate in gran numero in tutte le stazioni come altrove nella capitale britannica.

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