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GERMANIA

Blocchi e camion, gli autisti contro i prezzi del carburante

Gli autisti di mezzi pesanti chiedono una diminuzione sulla tassa della Co2 e sul pieno
Afp
Pamplona, Spagna
Blocchi e camion, gli autisti contro i prezzi del carburante
Gli autisti di mezzi pesanti chiedono una diminuzione sulla tassa della Co2 e sul pieno
BERLINO - Sale, sale, sale. È il carburante. In Spagna e Germania, in seguito all'aumento dei prezzi di benzina e diesel, centinaia di camionisti si sono radunati e hanno causato blocchi stradali. I tedeschi in particolare chiedono che la tass...

BERLINO - Sale, sale, sale. È il carburante. In Spagna e Germania, in seguito all'aumento dei prezzi di benzina e diesel, centinaia di camionisti si sono radunati e hanno causato blocchi stradali. I tedeschi in particolare chiedono che la tassa sul carburante venga abbassata, così come quella sulla Co2.

Le tensioni sfociate in guerra tra Ucraina e Russia, hanno portato a un'inevitabile crescita dei prezzi su gas e petrolio, in quanto il Paese dello "Zar" è tra i maggiori importatori di queste materie in Europa e tra sanzioni e blocchi, si stanno attualmente cercando soluzioni alternative. Intanto, però, cresce la rabbia tra chi dipende totalmente dal proprio mezzo di trasporto, come gli autisti di camion.

Questa mattina la Germania si è svegliata piena di ingorghi. Centinaia di camionisti hanno preso d'assalto le strade e le hanno completamente bloccate, prima andando a poco più di 30 chilometri orari e poi fermandosi completamente. Secondo una prima stima fornita dall'emittente Rundfunk Berlin-Brandenburg in 500 starebbero partecipando al blocco che potrebbe proseguire anche nel pomeriggio. L'area maggiormente colpita è quella intorno a Berlino.

L'organizzatore della protesta si chiama Gerd Fischer, spedizioniere che vive a Bergisch Gladbach, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Ha mobilitato i colleghi tramite messaggi Whatsapp e camion radio. «Sono tutti stufi», spiega. Perché i prezzi del carburante, che ora toccano i due euro e trenta al litro, «minacciano i mezzi di sussistenza e distruggono le famiglie». Perciò «basta creare un grande caos. Ci vogliono pochi minuti, poi abbiamo ingorghi ovunque».

Secondo i manifestanti, il prezzo del diesel dovrebbe scendere di almeno un euro e la tassa sulla Co2 andrebbe ridotta. «Se entro il fine settimana le cose non inizieranno a sistemarsi, un secondo avviso seguirà sabato. E se lunedì non avremo ancora risultati, tutte le autostrade saranno completamente bloccate per tre giorni di fila».

Anche in Spagna proteste di questo tipo si sono svolte tra lunedì e martedì, senza causare disagi importanti al traffico. Lo sciopero, che andrà avanti a tempo indeterminato, è stato indetto per chiedere migliori condizioni lavorative e fare pressione sui prezzi del carburante.

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