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GIAPPONEIl governo giapponese sta pensando a una stretta sui cosplayer

27.01.21 - 06:30
Per motivi legati ai diritti d'autore e per chi lo fa come lavoro ma ci sono possibili strascichi anche per i dilettanti
IMAGO/AFLO
Il governo giapponese sta pensando a una stretta sui cosplayer
Per motivi legati ai diritti d'autore e per chi lo fa come lavoro ma ci sono possibili strascichi anche per i dilettanti

TOKYO - Vestirsi come il proprio personaggio preferito di fumetti o videogiochi, condividere poi le foto sul web o sfilare alle convention e le fiere a tema.

Il fenomeno dei cosplayer (crasi per costume player, all'incirca "attore in costume") è una realtà nata in Giappone ma diventata popolare in tutto il mondo, anche in Ticino.

Una valvola di sfogo ed espressione che, però, rischia di cambiare per sempre - almeno nel Sol Levante - dopo che le autorità hanno deciso di mettere al vaglio il cosplaying perché potrebbe ledere il diritto d'autore.

Sotto la lente, scrive il portale Kotau riprendendo Kyodo News, sono finite inizialmente le cosplayer professioniste che - vestendosi come personaggi di opere coperte dal diritto d'autore - sono in grado di guadagnare migliaia di dollari al mese fra servizi fotografici, video web e animazione di eventi.

In teoria i cosplayer dilettanti dovrebbero quindi essere esclusi da qualsiasi provvedimento ma... non è detto. A complicare le cose, infatti, ci si mette come sempre internet: «foto social e video, potrebbero essere considerati un'effrazione del diritto d'autore», riporta il quotidiano giapponese.

E quindi, per gli appassionati che amano condividere via web il proprio cosplay, potrebbero esserci problemi, con conseguente rimozione forzata di post e quant'altro.

«Non sono nella posizione di poter fare una dichiarazione ufficiale di qualche tipo», ha twittato Enako una delle più famose cosplayer professioniste del Giappone, «ma per quanto mi riguarda spero che le attivita no-profit dei fan non finiscano per essere rimosse dai social»

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