È quanto emerge da un rapporto pubblicato dall'Oms. Il merito è di alcune politiche messe in atto dalle autorità
MOSCA - Il consumo di alcol in Russia è calato del 43% tra il 2003 e il 2016: è quanto emerge da un rapporto pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), secondo cui il dato positivo è il risultato di alcune politiche messe in atto negli ultimi anni dalle autorità russe.
L'eccessivo consumo di alcol e il conseguente insorgere di diverse patologie sono state tra le cause dell'alta mortalità registrata tra gli uomini in Russia negli anni Novanta, quando la speranza di vita di un uomo era di appena 57 anni. Nel 2018 la speranza di vita in Russia ha raggiunto quasi i 68 anni per gli uomini e i 78 per le donne.
Tra le possibili cause della riduzione del consumo di bevande alcoliche ci sono l'aumento delle accise sull'alcol, il divieto di vendere alcolici dopo le 23 e l'introduzione di un prezzo minimo per gli alcolici che è stato man mano aumentato.
I russi consumano adesso mediamente in un anno tra gli 11 e i 12 litri di etanolo puro a testa.