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Dal MondoCOMO: Viabilità, Trasporti Pubblici, Sindacati

19.09.01 - 18:46
Le solite cose
COMO: Viabilità, Trasporti Pubblici, Sindacati
Le solite cose
COMO -A volte verrebbe voglia di dire: “Su ragazzi: un po’ di fantasia. Non tartassateci con le solite menate”. Ma a molti, invece, va bene così. Ed eccoci allora tornare per l’ennesima volta sulla questione: viabilità, trasporti pubblici, sindacati. A risollevarla ci ha pensato quest’oggi il Segretario Generale della Fit Cisl Lombardia Nord- Ovest Lorenzo Trombetta che ha voluto per l’ennesima volta entrare nel dibattito in corso (?) sulla viabilità nel capoluogo ed in alcuni dei maggiori centri urbani della provincia. Ma anche su parcheggi e aree di sosta. Questioni che, secondo Trombetta, denotano una mancanza di interesse verso il Trasporto Pubblico. Dice il Sindacalista: “Lo sforzo dei Sindacati di settore, dei lavoratori ed anche delle aziende di fornire un Trasporto Pubblico efficiente viene vanificato se cittadini ed Enti Locali non si convincono che per la vivibilità dobbiamo incentivare e porre in essere provvedimenti strutturali per il trasporto pubblico, anche rispetto ai costi del servizio. Se il numero utenti/clienti dei bus aumenta, anche gli introiti crescono e rendono ingiustificabile una richiesta di aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti. Il bus deve – prosegue Trombetta – avere una velocità commerciale accettabile: più veloce dell’auto. Perché non pensare a corsie preferenziali anche a tempo sulle strade cittadine? Ad esempio una corsia riservata ai bus nelle ore di punta in entrata ed in uscita dalla città, vale a dire dalle 7.00 alle 8.30 in entrata e dalle 12.30 alle 13.30 in uscita). E poi – va avanti il Sindacalista – Comuni, Provincia, Aziende di Trasporto, Associazioni e, soprattutto, le scuole con il coinvolgimento dei genitori dovrebbero orientare culturalmente sin da piccoli i ragazzi verso il trasporto pubblico facendo capire i vantaggi anche indiretti sulla vivibilità cittadina e il risparmio di risorse a vantaggio di tutti. Credo – conclude – che discutendo, facendo opinione e cultura, si possano trovare e sperimentare molte soluzioni”.

di Bob Decker

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