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LUGANOApollo 90, quando il rap è "senza tempo"

05.02.14 - 07:10
L'11 febbraio verrà pubblicato "Timeless", il nuovo album degli Apollo 90. Al suo interno anche diversi ospiti, tra cui Dj Shocca, Cali e Dj Tsura.
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Apollo 90, quando il rap è "senza tempo"
L'11 febbraio verrà pubblicato "Timeless", il nuovo album degli Apollo 90. Al suo interno anche diversi ospiti, tra cui Dj Shocca, Cali e Dj Tsura.

LUGANO. Il duo di matrice rap - condiviso dal luganese Methnice e dal basilese Deca - ha appena portato a termine le registrazioni di sedici tracce che andranno a confluire all’interno di questo terzo lavoro, “Timeless” (“Senza tempo”, “Eterno”, ndr). “La scelta del titolo si lega al fatto che, secondo noi, il rap anni Novanta americano è così, senza tempo…”, ci spiega Methnice con un’elevata dose di entusiasmo in vista dell’imminente pubblicazione. “Le nostre maggiori influenze musicali si collocano inevitabilmente all’interno di quel decennio, e credo che in qualche modo emergano, nitide, dalle canzoni…”. “Tra i nostri maggiori punti di riferimento, in termini generali, potrei citare i Gang Starr, mentre dal punto di vista dei produttori, direi, a nome di Deca, J Dilla”.

Un disco, questo, pubblicato attraverso la Unlimited Platform - label italiana che risponde alle direttive della Unlimited Struggle – che già lo scorso anno ha messo sul mercato “Snapback”, primo album del duo che seguiva l’ep “La parte migliore”.

“I testi di “Timeless” raccontano la mia vita, tra impressioni e riflessioni… E poi c’è la città, Lugano…”, aggiunge Methnice. “Un altro esempio potrebbe comunque essere il brano “La Diva e il Santo”, termini dietro ai quali ho voluto celare la musica e colui capace soltanto di sfruttarla, con il solo e unico intento di arricchirsi…”. Un fattore, quest’ultimo, che va a collocarsi nei più quotati ambienti del music business - non solo legati ai nostri giorni – in cui le sette note si limitano a un puro ruolo di facciata costruito a tavolino da astuti addetti ai lavori, mentre l’arte, purtroppo, quando non è del tutto inesistente, passa inevitabilmente in secondo piano.

“Rispetto alle due produzioni precedenti – continua il rapper – credo che in questi sedici nuovi brani ci sia più maturità, sia a livello di versi, di rime, come pure a livello musicale…”.

A tutti gli effetti è così: i due ragazzi ci sanno fare, le rime traboccano vivide, dirette e immediate dai solchi, senza troppe metafore e giri di parole, come, nel contempo, l’impatto sonoro è in continuo crescendo, oltrepassando, spesso, il muro del suono…

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