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POSTAPostfinance condannata per riciclaggio

21.04.11 - 05:00
Multa di 250.000 franchi a Posta per riciclaggio di denaro. Ben al di sotto dei 2,6 milioni chiesti dal Pubblico Ministero
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Postfinance condannata per riciclaggio
Multa di 250.000 franchi a Posta per riciclaggio di denaro. Ben al di sotto dei 2,6 milioni chiesti dal Pubblico Ministero

SOLETTA - La Posta svizzera, attraverso la filiale Postfinance, è stata riconosciuta colpevole di riciclaggio dal tribunale di Soletta-Lebern, che ha inflitto al "gigante giallo" una multa di 250 mila franchi, ben al di sotto dei 2,6 milioni chiesti dal pubblico ministero. È la prima volta che un istituto finanziario doveva rispondere in Svizzera di un simile addebito.

All'origine del processo vi è un pagamento di 4,6 milioni di franchi effettuato dalla Posta a un suo sportello a Soletta l'11 febbraio 2005: i soldi erano stati versati in contanti - in biglietti da mille - all'amministratore di una società di investimenti, la BE Creativ-Service, successivamente accusato di una truffa milionaria.

Il pubblico ministero aveva contestato al "gigante giallo" di non aver richiesto informazioni sull'origine e l'impiego del denaro, nonostante il prelievo riguardasse una somma eccezionalmente elevata. E il giudice unico Daniel Wormser gli ha dato ragione.

La legge sul riciclaggio, ha fatto sapere il tribunale, impone infatti che in caso di versamenti inusuali bisogna chiarire la plausibilità della dichiarazione di provenienza del denaro. Il giudice ha ritenuto provato che all'origine della transazione vi era una truffa. Il fatto che la Posta non avesse un regolamento al riguardo è da ricondurre a una lacuna organizzativa.

La difesa aveva respinto con forza ogni addebito, aveva chiesto l'assoluzione e anche un risarcimento. L'accusa non ha saputo provare il dolo e per parlare di riciclaggio occorre che il denaro provenga da un atto delittuoso, condizione assente in questo caso, ha affermato l'avvocato di PostFinance: "Non si può lavare denaro pulito".

La Procura pubblica solettese ha avviato un'inchiesta soltanto nel 2006 contro i due responsabili della società in questione, un fiduciario locale e una sua associata tedesca, sospettati di aver stornato 34 milioni di franchi che i loro clienti - perlopiù tedeschi - avevano loro affidato per investimenti. Lo scorso primo febbraio, i due sono stati rinviati a giudizio, accusati di truffa per mestiere e appropriazione indebita ai danni di 95 clienti. La data del processo non è stata ancora fissata.

ATS

Foto d'archivio (Keystone)

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